La posizione della Zona di Tutela Ambientale nei pressi della Borgata Ponte di Murialdo.

ORGANISMO:Comune di Murialdo (Savona)
LOCALIZZAZIONE:

Comune di Murialdo (Savona)

ANNO:2021
ESTENSIONE:0,007 ettari 
ZONE TUTELA: 
REFERENTE: 
LINK: 

 

spetto del bosco protetto nella Zona di Tutela.

Si tratta di un boschetto che cresce su un terreno alluvionale di antica formazione lungo la riva destra del fiume Bormida nella omonima località, dove, poco lontano, sgorga, appunto, la sorgente d’acqua potabile molto nota agli abitanti di Murialdo ed altri frequentatori del paese. Qui gli apporti di limo accumulatisi con le piene stagionali del fiume hanno permesso la formazione di una situazione pedologica pianeggiante che, un tempo anche in parte coltivata, con l’abbandono si è poi naturalmente trasformato in zona boschiva con la crescita spontanea degli alberi tipici di questi suoli alluvionali: pioppi e ontani in particolare, ma anche altre specie, sebbene tra esse dominante sia la scoperta di un rarissimo Olmo ciliato (Ulmus laevis), albero probabilmente lì attecchito grazie ai semi trasportati dal fiume o forse anche dal vento, segno che altri alberi potrebbero essere presenti a monte nella vallata. Un pregio che non è solo dato dalla sua rarità ma anche dalle dimensioni dell’albero, che sono di 250 cm di circonferenza a petto d’uomo (ovvero, 80 cm di diametro) ed un altezza di circa 15 metri. Nella Zona di Tutela sono compresi una ventina di alberi di alto fusto di 6 diverse specie, quasi tutti di grandi dimensioni, alcuni dei quali anche notevoli sia in circonferenza sia in altezza. Oltre all’Olmo ciliato, le altre specie presenti sono: l’Ontano nero, un’Acacia (di 220 cm di circonferenza x 30 metri di altezza, anche questa specie forse una delle più grandi della Val Bormida), un Ciliegio selvatico, alcuni Pioppi neri (il maggiore dei quali di 170 cm di circonferenza x 20 metri di altezza), e due Tigli. Sono inoltre presenti anche un castagno e almeno un cespuglio di Sambuco, nonché germogli di Faggio e, lungo la riva del fiume, cespugli di Salici di specie ancora da determinare. Inoltre, di un certo interesse può essere anche la flora erbacea, ma andrà meglio studiata ed inventariata in futuro.

Sig. Franco Zunino – Cell. 338.4775072 

Note. La Zona di Tutela Ambientale si deve al filantropico gesto della proprietaria, Sig.ra Alba Rita Giacosa (Murialdo, SV) che informata del valore dell’Olmo e di tutto il boschetto in cui cresce, ha spontaneamente e convintamente ritenuto di sottoscriverlo. 

L’Olmo ciliato o Olmo bianco è una specie da noi rarissima, in quanto tipico delle pianure del centro Europa, dalla Francia alla Russia e altri paesi nordici. La sua presenza in Italia, ritenuta certamente autoctona da alcuni, per altri potrebbe essere stato importato dall’uomo, ma, nel caso di Murialdo, le dimensioni della pianta e la località in cui si trova fanno propendere piuttosto per una presenza autoctona. Caratteristica di questa specie è il fatto che sembrerebbe resistente alla malattia graffiosi che negli ultimi decenni ha falcidiato quasi tutti gli olmi d’Italia. Mentre in Liguria non se ne conoscono altre segnalazioni, in Piemonte è noto un popolamento, ma con alberi non monumentali, nell’ Oasi di Crava Morozzo in provincia di Cuneo, ed un esemplare di quasi quattro metri di circonferenza si trova in Comune di Cumiana, non lontano da Torino. In pratica quest’Olmo ciliato di Murialdo potrebbe essere, o almeno è per quanto finora noto, l’unico della sua specie presente spontaneamente nelle valli del Bormida e quindi forse nell’intera Liguria.