USA: MOUNTAIN BIKE E WILDERNESS

In Italia sono in molti nell’arcipelago ambientalista a credere che le biciclette da montagna siano compatibili con l’uso dell’ambiente a scopo ricreativo, ed addirittura compatibili con concetto della natura selvaggia. In realtà già il termine “bicicletta” ci dice quanto poco esse siano compatibili, perché nessun mezzo meccanico può essere compatibile con il mondo della Natura: sono una contraddizione in termini!
Anche in America, dove è nata la filosofia Wilderness ma dove è anche nata la “mountain bike”, è da anni aperto un dibattito sull’uso di questo mezzo nei Parchi Nazionali e nelle altre aree protette del Paese. Addirittura c’è chi sostiene la loro compatibilità anche nelle Aree Wilderness, ovviamente una tesi sostenuta più dagli amanti della bicicletta che non della wilderness. Per intanto il conflitto è stato risolto dal Servizio Forestale con un divieto assoluto alle bicicletta da montagna nelle Aree Wilderness, mentre esse saranno consentite con diverse limitazioni nelle altre zone. In pratica sarà permesso andare in bicicletta solo lungo le strade forestali. Anche il Servizio per i Parchi Nazionali ha preso delle iniziative per risolvere il conflitto, sottoscrivendo un accordo con un’associazione di categoria, grazie al quale le biciclette da montagna sono permesse lungo le strade bianche e, solo in alcuni limitati casi, lungo i sentieri.
In America è stato anche tracciato un itinerario per mountain bike lungo lo spartiacque delle Montagne Rocciose, dal Messico al confine del Canada, ma si deve sapere che solamente il 5% del percorso è lungo sentieri, mentre l’85% è lungo strade forestali ed il 10% lungo strade asfaltate. Purtroppo, come al solito, in Italia con assai meno ambienti da preservare, la manica larga delle autorità permette le mountain bike lungo quasi tutti i sentieri di montagna, che siano o meno nei Parchi: il turismo innanzi tutto!