Grazie all’interessamento dell’Associazione Wilderness, a Murialdo sta sempre più progredendo l’interesse della gente verso la difesa spontanea delle proprie bellezze naturali. Dopo alcuni alberi tutelati come Monumenti della Natura, di cui si è già dato notizia con precedenti comunicati, ora l’Associazione è lieta di comunicare l’avvenuta scoperta di un albero di Olmo che, inizialmente ritenuto della specie montana, ad un esame più attento si è rivelato essere un rarissimo esemplare di Olmo ciliato (Ulmus laevis), specie presente in pochissimi luoghi del centro e nord Italia, ma anche l’avvenuta sua protezione da parte della proprietaria del bosco in cui è sito, la signora Alba Rita Giacosa, del noto “Minimarket e pasta fresca” della Borgata Il Ponte.
Questa scoperta ha infatti fatto sì che la proprietari del terreno si sia resa disponibile a sottoscrivere, il 7 maggio scorso, un Contratto di Tutela Spontanea sotto l’egida garante dell’Associazione Wilderness non solo per la difesa di questo albero, ma di tutto il boschetto di cui l’albero fa parte, composto da altre 9 diverse specie di alberi, sebbene l’Olmo ciliato sia certamente quello più raro e di maggior valore naturalistico della zona.
Grazie a questo contratto, è stata così designata la Zona di Tutela Ambientale “La Canaletta”, estesa su 750 metri quadrati lungo le rive del Fiume Bormida nella omonima località, dove, poco lontano, sgorga, appunto, la sorgente d’acqua potabile molto nota agli abitanti di Murialdo ed altri frequentatori del paese.
Soprattutto, rende pregevole questa pur piccola zona di tutela, proprio la presenza dell’albero succitato, specie forestale di altissimo valore scientifico in quanto riscontrabile solo in pochissimi luoghi del centro e nord Italia. A Murialdo la specie è stata accertata dall’AIW proprio in occasione dell’interessamento per una sua tutela; infatti il pregio di quest’albero non è solo dato dalla sua rarità ma anche dalle sue dimensioni, che sono di 250 cm di circonferenza a petto d’uomo (ovvero, 80 cm di diametro) ed un altezza di circa 15 metri.
L’Olmo ciliato o Olmo bianco è una specie da noi rarissima, in quanto tipico delle pianure del centro Europa, dalla Francia alla Russia e altri paesi nordici. La sua presenza in Italia, ritenuta certamente autoctona da alcuni, per altri potrebbe essere stato importato dall’uomo, ma, nel caso di Murialdo, le dimensioni della pianta e la località in cui si trova fanno propendere piuttosto per una presenza autoctona. Il fatto che sia sano e non già colpito dalla malattia che negli ultimi decenni ha falcidiato quasi tutti gli olmi d’Italia, pare sia dovuto proprio alla particolarità di questa specie che, al contrario delle altre, sembra essere più resistente alla malattia.
Mentre in Liguria non se ne conoscono altre segnalazioni, in Piemonte è noto un popolamento, ma con alberi non monumentali, nell’ Oasi di Crava Morozzo in provincia di Cuneo, ed un esemplare di quasi quattro metri di circonferenza si trova in Comune di Cumiana, non lontano da Torino. In pratica quest’Olmo ciliato di Murialdo potrebbe essere, o almeno è per quanto finora noto, l’unico della sua specie presente spontaneamente nelle valli del Bormida e quindi forse nell’intera Liguria.
Il boschetto oggi tutelato cresce su un terreno alluvionale di antica formazione lungo la riva destra del fiume Bormida. Qui gli apporti di limo accumulatisi con le piene stagionali del fiume hanno permesso la formazione di una situazione pedologica pianeggiante che, un tempo anche in parte coltivata, con l’abbandono si è poi naturalmente trasformato in zona boschiva con la crescita spontanea degli alberi tipici di questi suoli alluvionali: pioppi e ontani in particolare, ma anche altre specie, sebbene tra esse dominante sia il succitato Olmo ciliato, probabilmente lì attecchito grazie ai semi trasportati dal fiume o forse anche dal vento, segno che altri alberi potrebbero essere presenti a monte nella vallata.
Nella Zona di Tutela Ambientale sono compresi una ventina di alberi di alto fusto di 6 diverse specie, quasi tutti di grandi dimensioni, alcuni dei quali anche notevoli sia in circonferenza sia in altezza. Oltre all’Olmo ciliato, le altre specie presenti sono: l’Ontano nero (i maggiori dei quali, uno di 225 cm di circonferenza e composto da due tronchi, e l’altro di 180 cm di circonferenza), un’Acacia (di 220 cm di circonferenza x 30 metri di altezza, anche questa specie forse una delle più grandi della Val Bormida), un Ciliegio selvatico, alcuni Pioppi neri (il maggiore dei quali di 170 cm di circonferenza x 20 metri di altezza), due Tigli (uno formato da tre tronchi uniti di 250 cm di circonferenza x 15 metri di altezza e l’altro di 140 cm di circonferenza). Sono inoltre presenti anche un castagno e almeno un cespuglio di Sambuco, nonché germogli di Faggio e, lungo la riva del fiume, cespugli di Salici di specie ancora da determinare. Inoltre, di un certo interesse può essere anche la flora erbacea, ma andrà meglio studiata ed inventariata in futuro.
In ogni modo, oggi quest’olmo miracolosamente sano e non colpito dalla malattia grafiosi che ha fatto morire quasi tutti gli alberi delle altre specie di olmo (Olmo campestre e Olmo montano), potrà riprendere a crescere così come ha fatto fino ad oggi grazie al rispetto di cui il boschetto in cui si trova ha goduto da svariati decenni non avendo mai subito alcuna forma di sfruttamento forestale, ed oggi all’impegno di salvaguardia garantito dalla proprietaria.
L’Associazione Wilderness loda pertanto la volontà conservazionistica spontanea formalmente oggi espressa dalla Sig.ra Alba Rita Giacosa con la firma del succitato Contratto, ad impegno meramente morale, che la consentirà, ed esprime il proprio compiacimento per l’altruistica condivisa decisione presa con la stessa, che ritiene di elevato valore culturale e sociale, e magari anche turistica per visitatori rispettosi.
Murialdo, 10 Giugno 2021
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
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