Orso Bruno Marsicano

Dal centro Italia nel volgere di pochi giorni sono giunte ai media altre due notizie di orsi “in libertà”, sempre più girovaghi e sempre più lontani da casa! Cosa vadano a cercare è talmente ovvio che solo gli stupidi possono non capirlo, o… i prevenuti, che è anche peggio!
    Mentre le autorità e gli “esperti” stanno aspettando che gli orsi si abituino alle originarie loro fonti alimentari naturali, come è solo per i loro “fratelli” del nord Europa, Asia ed America, loro, gli orsi marsicani, girovagano per mezzo centro Italia alla ricerca dei cibi di origine antropica a cui si sono abituati da antichissime generazioni e di cui non riescono più a fare a meno; perché, se hanno  impiegato millenni a capire che i prodotti dell’uomo erano più frequenti, più abbondanti e più appetitosi, ora ci vorranno altri millenni, se mai sarà possibile, per  farli ritornare a credere che brucare cicoria selvatica sia meglio che non pannocchie di mais! O che, aspettare che i lupi gli abbattano qualche cervo, cinghiale o capriolo, per cibarsi poi di ciò che ne resta, sia meglio che non pecore, galline, conigli, vitelli, vacche e cavalli!
    E così se ne vanno a spasso tra paesi, campeggi e altri centri urbani come dei miseri barboni a quattro zampe, e vagabondano come non mai tra vallate e montagne, superando strade, ferrovie e autostrade, girovangando, come dei miseri homeless e tramp!
    Quest’anno stanno addirittura battendo ogni record, dalle montagne reatine, alla Val Peligna sulmonese, dal Gran Sasso alla media valle del Sangro, ed ora finanche ai lontani Monti della Laga marchigiani!
    Un fenomeno emigratorio-dispersivo della popolazione che certamente proseguirà ancora; che ridurrà le possibilità di riproduzione; che aumenterà il rischio di incidenti o addirittura di uccisoni.
    Intanto dall’areale originario della popolazione residua di questo fantastico animale di avvistamenti non si sente quasi parlare: eppure là ci sono i turisti “ecologici”, rispettosi, che a suon di lauti ticket vengono accompagnati ai loro incontri! Per non dire dei campi di lavoro per giovani volontari disposti ad educare la gente, disposti ad installare cartelli che avvisano i turisti che l’orso rischia di attraversargli la strada (si dice che in un luogo sia stato allestito anche un apposito segnale luminoso!); della gestione del Ramno per favorirne l’espasione (come se fosse necessario!), provocando anche danni ambientlai in zona di riserva integrale. E poi, le altrettanto inutili potature e piantagione di meleti, utili solo a soddisfare (ingenuamente!) chi le organizza e chi vi partecipa. Ma forse l’orso questo non lo sa o, peggio ancora, ne è solo infastidito o ne farebbe comunque a meno!
    Tornando alla domanda iniziale: cosa vanno cercare questi tramp orsi? Ovvio, quei prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento che nell’area della loro presenza storica non trovano più, e dove anche le risorse alimentari originarie vengono letteralmente saccheggiate da crescenti branchi di cinghiali e cervi che fanno la gioia dei turisti, ma che fanno anche scappare l’orso!
    Una cosa è certa gli orsi, come tutti gli animali, non si divertono a fare i turisti: vagabondano solo per tre ragioni: ricerca dell’altro sesso nel periodo degli accoppiamenti; ricerca del cibo; fuga da zone in cui si sentono disturbati! Che le autorità decidano quindi quali sono le ragioni dell’ormai decennale sbandamento della popolazione e PRENDANO PROVVEDIMENTI, anziché limitarsi a degli inutili conteggi e studi di biologia!
    Unica buona notizia di quest’anno: la nascita di 4 cuccioli da una sola femmina. Peccato che anche lei abbia partorito o si sia subito spostata fuori dai confini del Parco Nazionale!
 
Murialdo, 9 Giugno 2020

Franco Zunino

Segretario Generale AIW
9 giugno 2020

ORSO MARSICANO, SEMPRE PIU’ BARBONE, PIU’ HOMELESS E SEMPRE PIU’ TRAMP!

Dal centro Italia nel volgere di pochi giorni sono giunte ai media altre due notizie di orsi “in libertà”, sempre più girovaghi e sempre più lontani da casa! Cosa vadano a cercare è talmente ovvio che solo gli stupidi possono non capirlo, o… i prevenuti, che è anche peggio!     Mentre le autorità e gli “esperti” stanno aspettando che gli orsi si abituino alle originarie loro fonti alimentari naturali, come è solo per i loro “fratelli” del nord Europa, Asia ed America, loro, gli orsi marsicani, girovagano per mezzo centro Italia alla ricerca dei cibi di origine antropica a cui […]
30 maggio 2020

L’ORSO E IL RAGAZZO: UN ESEMPIO DAL TRENTINO

Quando l’animalismo diventa buonismo a tutti i costi, per cui il lupo non fa mai strage di pecore per innati motivi caratteriali, ma al massimo ne preda una perché ha fame. Mentre è noto che se un lupo entra in un gregge, scanna a man bassa senza limiti di necessità! Così l’orso, che non è pericoloso per l’uomo, se l’uomo gli… “sorride”! Che l’uomo possa avere reazioni violente condizionate da motivazioni psicologiche è nella norma (purtroppo la cronaca nera è piena di queste notizie!); ma guai a dire che in fondo per l’orso ed il lupo vale (purtroppo) la stessa […]
5 febbraio 2020

I GIORNI DELL’ORSO BRUNO

Di Franco Zunino. Ed. Taiga. Avezzano (AQ) 1992. Ultime copie disponibili. Introvabile nelle librerie. Così viene presentato dall’editore: «è una commossa poesia dell’ampio e misterioso respiro della natura che si dischiudono sull’ampio e sereno scenario del Parco Nazionale d’Abruzzo. Ciò che stupisce ancor più è che l’autore riesca a fondere rigore scientifico e afflato poetico in una sorta di singolare eclettismo sì che il lettore  ricava un arricchimento dello spirito che è ad un tempo scientifico ed emozionale. Mille sono le emozioni che i boschi, le radure, le pietraie e le impervie vette battute dal vento accendono nell’animo di Zunino, […]
5 febbraio 2020

OSSERVAZIONI sullo svernamento dell’Orso marsicano

“Osservazioni sullo svernamento di un individuo di Orso bruno (Ursus arctos L.) nel Parco Nazionale d’Abruzzo”. Di Franco Zunino. Edizione personale dell’autore. Introvabile nelle librerie. Un’opera insolita e forse unica nel suo genere. Si tratta di osservazioni sullo svernamento di un individuo di Orso bruno marsicano effettuate direttamente dall’autore negli anni ’80 del secolo scorso. Pur trattandosi di un’opera tecnico-scientifica, lo stile di scrittura è letterario e di facile comprensione, addirittura affascinante per le descrizioni ambientali e comportamentali sia dell’orso sia dell’autore sulle sue tracce. Del formato di 17×24 cm, con diagrammi, figure e fotografie in bianco e nero, l’opera […]