Il Parco Nazionale d’Abruzzo è stalo il primo Parco Nazionale d’Italia, istituito nel 1923 con legge dello Stato, per volontà di Erminio Sipari, Senatore del Regno, nel cui palazzo di Pescasseroli ebbe i natali il campione del liberalismo italiano: Benedetto Croce. Lo scopo era la difesa dell’orso marsicano e del camoscio d’Abruzzo, due specie a rischio estinzione, ma che allora erano solo due animali sempre più rari. Ma era anche quello di salvare le montagne e le foreste per farne una straordinaria attrazione turistica. Oggi quelle terre stanno per essere violentate con la costruzione di un depuratore di acque reflue. In pratica, una fogna! Un progetto del costo di quasi 5 milioni di euro che sta per essere realizzalo in un’area oggi integra.
Perché? Per spostare il vecchio depuratore (anziché ampliarlo e migliorarlo, con un costo molto inferiore), ormai circondato da tutta una serie di costruzioni e campeggi più o meno abusivi. E quale miglior luogo se non i terreni che appartennero a Erminio Sipari, sebbene vincolati ad area verde in un Parco Nazionale?
Uno scandalo denunciato dall’Associazione Wilderness. Un altro esempio di quanta poca memoria storica abbia chi governa e di quanto poco rispetto si abbia per le ragioni ideali quando le pressioni economiche si fanno forti, arrivando a giustificare come ecologico anche un depuratore, così come si contrabbandano per ecologiche le centrali eoliche che devastano il nostro paesaggio.
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