Acquistata dalla Provincia di Savona con un contributo della Regione Liguria ed il sostegno del Comune di Cairo Montenotte
_______________________________________________________________________
Un importante notizia giunge dalla Val Bormida. Il 5 giugno scorso si è infine tenuta l’asta per la vendita dei beni patrimoniali della ex Società Ferrania, tra i quali la Riserva Naturalistica dell’Adelasia e tutto il resto del bacino del Rio Ferranietta, per un totale di 1.254 ettari. Una cordata formata dalla Provincia di Savona, dal Comune, da alcuni privati e ditte si è aggiudicata il lotto per una somma complessiva a base d’asta di 4,5 milioni di Euro. Si tratta di uno dei pochi casi italiani di impegno pubblico nell’acquisto di un patrimonio ambientale a fini di conservazione. Un’iniziativa che proprio l’AIW, unitamente al locale “Comitato per la salvaguardia dell’ambiente naturale delle Valli Bormida” a suo tempo propose ai succitati organismi pubblici. Ma merito principale va dato all’Assessore all’Ambiente del Comune di Cairo Montenotte, Ermanno Goso, che fin dall’inizio fece propria questa proposta e la caldeggiò in tutte le sedi politiche al fine di reperire i fondi necessari, riuscendo ad ottenere 625.000 Euro dalla Regione Liguria e 250.000 Euro dalla Provincia di Savona (il lotto complessivamente comprendeva la cessione di 1700 ettari di boschi, nonché 14 cascine ed altri terreni e strutture. Una parte dei boschi circostanti la zona industriale ed esterni alla valle del Rio Ferranietta, le cascine nonché altri terreni e fabbricati sono stati acquistati dai privati e dalle ditte che facevano parte della cordata).
Ora si tratterà di decidere il futuro di questi boschi, anche se è ovvio che lo scopo dell’acquisto sia stato quello di conservazione. I timori, almeno per l’AIW, è che si propenda per il solito Parco/Area ricreativa, magari anche con “gestione” dei boschi, pulizie, sentieristica, ecc. (e le pressioni per una tale forma di gestione sono forti!). Ora inizia quindi la seconda battaglia per salvare questo patrimonio, da farsi mediante un progetto che preveda l’ampliamento della Riserva Naturalistica ed almeno tre Aree Wilderness (il bacino del Rio Ferranietta è una delle più vaste aree della Val Bormida ad essere rimasta priva di strade per la penetrazione motorizzata), e che soddisfi nel contempo anche le pur legittime esigenze ricreative. Si tratterà di mediare e trovare un giusto compromesso. Fanno ben sperare il precedente della Riserva Naturalistica dell’Adelasia (il cui merito va dato indirettamente anche all’AIW, essendone stati artefici, a suo tempo, Franco Zunino e Mario Norziglia, quest’ultimo Consigliere nazionale e Presidente della locale Sezione AIW, ma anche Segretario del citato Comitato, oggi affiliato all’AIW) e le recenti due Aree Wilderness designate proprio dal Comune di Cairo Montenotte, le quali costituiscono un corpo unico con la proprietà oggi acquistata.
PER NON DIMENTICARE: LA STORIA DI UN SUCCESSO
Tutta la Valle del Rio Ferranietta (la cui denominazione originale è però Valle dei Casotti) e gran parte degli altri boschi ad essa esterni e circondanti l’antico borgo di Ferrania (risalente ad un’Abbazia del 1097) apparteneva ai Marchesi De Mari, nobile famiglia genovese che poi la cedette ai Marchesi Cornagia-Medici. Essa fu infine acquistata dall’originaria società Ferrania Film nel 1938, dopo che alla precedente SIPE (Società Italiana Prodotti Esplosivi) nel 1915 vennero ceduti i primi terreni che diedero inizio al nucleo industriale.
L’idea di una Riserva Naturale nei Boschi di Montenotte, il complesso forestale nel cui ambito è ubicata la valle del Rio Ferranietta, risale ai primi anni ’60 del secolo scorso, quando Franco Zunino la scoprì durante le sue prime esperienze naturalistiche. Era solo un sogno, in quanto in Italia praticamente nessuno parlava ancora di istituire Riserve Naturali (né tanto meno di acquistare proprietà private a questo fine!). In seguito, su sua segnalazione, nel 1971 tutto il complesso forestale dei “Boschi di Montenotte” fu inserito nell’elenco dei biotopi di rilevante valore vegetazionale redatto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Società Botanica Italiana (elenco che in seguito permise l’inserimento della stessa zona nelle aree liguri da proteggere come Parchi Regionali, ed in seguito, conseguentemente, nei Siti di Importanza Comunitaria). Intanto la Ferrania Film si trasformò in 3M Italia Spa. Col maturare dei tempi, verso la metà degli anni ’70 dello stesso secolo, con la nascita del “Comitato per la salvaguardia dell’ambiente naturale delle Valli Bormida” curata da Franco Zunino e da Mario Norziglia, l’idea di una Riserva Naturale si fece più concreta, sotto la spinta di una serie di polemiche che coinvolsero la 3M Italia ed il Comitato, il quale si stava opponendo ai tagli indiscriminati di boschi ed alberi monumentali in tutta la Valle del Rio Ferranietta (opposizione che, soprattutto, vide lodevolmente impegnato localmente un operaio della stessa società proprietaria: Ezio Montano, in seguito giustamente incaricato della gestione della Riserva Naturalistica). Furono aperte trattative che il 15 novembre 1976 portarono alla designazione di un primo nucleo protetto accentrato attorno alla Rocca dell’Adelasia ed ai faggi più monumentali della proprietà: la Zona di Tutela Ambientale Rocca Adelasia-Costellasso, di circa 140 ettari; di fatto la prima vera area protetta dell’intera Liguria.
Proposte di ampliamento furono in seguito inoltrate, specie per un settore attorno alla famosa Grotta degli Olmi, ma restarono a lungo lettera morta per i troppi interessi legati allo sfruttamento dei boschi. Col maturare dei tempi, in Italia si parlava sempre più di natura e della sua protezione. Grazie alla presenza nella dirigenza della 3M Italia di un personaggio culturalmente sensibile a questa tematica, il Dott. Antonio Pinna Berchet, milanese, l’idea di ampliare quel nucleo originario e di fare della valle una grande vera Riserva Naturalistica trovò in lui un fervido sostenitore. Si giunse così al 22 settembre 1989 quando la Riserva Naturalistica dell’Adelasia fu definitivamente demarcata ed inaugurata: 670 ettari, comprendenti tutta la parte alta della Valle del Rio Ferranietta, con le diramazioni del Rio dei Frati-Grinda, Rio Barchei e Rio Psigni. Nell’ambito della Riserva fu in seguito restaurata una vecchia cascina per adibirla a sede della stessa, nonché a Centro di Educazione Ambientale e Rifugio Escursionistico (Cascina Miera); centro dato in gestione al Comitato per la salvaguardia dell’ambiente naturale delle Valli Bormida. Infine, nel 1994, la Società 3M Italia S.p.A. conferì a Franco Zunino il premio internazionale “Qualità 3M” per la sua attività nel campo della conservazione dell’ambiente, e specificatamente per il suo contributo alla nascita della Riserva Naturalistica dell’Adelasia.
La proprietà della Riserva passerà poi dalla 3M Italia Spa alla Imation Spa, e da questa ad una nuova Ferrania Spa, fino alla definitiva crisi di quest’ultima, al suo fallimento ed al commissariamento che portò ad una cessione di tutte le attività ad altra azienda ed alla svendita di tutti i beni, tra i quali, appunto, la grande proprietà boschiva della Valle del Rio Ferranietta ed altre zone ad essa esterna, e quindi all’acquisizione della valle da parte della Provincia di Savona.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.