REGIONI E “LINEE GUIDA”

La prova provata che le aree protette, protette non sono affatto!

Sempre più si parla di “linee guida” per i progetti di centrali eoliche e fotovoltaiche. Una buona cosa, se non altro per cercare di disciplinare un fenomeno sempre più in crescita con gravi rischi per l’ambiente ed il paesaggio, a di là del tanto decantato “ecologismo” di questi progetti (distruggono il Pianeta con la scusa di preservarne il suo status, nel senso di preservarlo dal surriscaldamento – che caso mai ne modificherà i parametri di vita, ma non l’aspetto o la funzione ambientale!). Il problema è che le “linee guida” stanno lì a dimostrare proprio l’inutilità dei vincoli imposti alle tante aree protette del nostro Paese. Esse sono lì a dirci che “il re è nudo”, che l’applicazione di un vincolo Wilderness legato al suo concetto di conservazione è l’unica strada per dare garanzie di durata ai vincoli delle parti più naturali e selvagge delle nostre aree protette. Perché? Semplice, tutte le varie “linee guida” approvate o in corso di discussione elencano proprio tutte le forme di aree protette nazionali e regionali nel cui ambito non si potranno costruire centrali. Sembrerebbe una cosa buona, ma in realtà sono la prova provata che i vincoli delle aree protette (dai Parchi Nazionali a quelli Regionali, alle Riserve Naturali Statali e Regionali, ai Siti RAMSAR, ai siti dell’UNESCO per finire ai SIC e ZPS) non servono a nulla così come oggi disciplinati. Dovrebbe essere pleonastico ribadire che in queste aree non si possano costruire centrali a scopo di produzioni di energia elettrica. E invece proprio questo stabiliscono le “Linee guida”, dimostrando l’inutilità e la non efficienza dei vincoli sulle aree protette!

Le “linee guida” dovrebbero disciplinare l’utilizzo e la salvaguardia delle aree esterne alle aree protette, non già quelle … già protette! Difatti sono i territori ad esse esterne che hanno bisogno di tutela, non quelli già vincolati! E’ una concessione inutile fatta al mondo ambientalista contrario a questi progetti. E sono la prova che i vincoli delle aree protette sono superabili con più facilità di quanto non faccino credere le loro pompose terminologie ed i lunghi elenchi di divieti che infarciscono le loro leggi, sempre seguita dai vari “salvo, salvo, salvo, ecc.”! Senza ignorare il fatto che poi le Linee guida si modificano a piacimento non appena i politici si accorgono che contrastano con intenti di loro interesse o progetti desiderosi che siano approvati, come è successo di recente in Abruzzo!

Solo negli USA è proibito per principio costruire in alcuni territori: in quelli designati in Aree Wilderness e disciplinati dal concetto di Wilderness! Fino a quando non si farà questa scelta anche nel nostro Paese, avremo sempre bisogno di “linee guida” per ribadire quello che non dovrebbe avere bisogno di essere ribadito: che le aree protette sono PROTETTE!