Come ogni anno Il Parco Nazionale d’Abruzzo diffonde un comunicato stampa per annunciare un Rapporto Orso (ormai alla sua quinta edizione). Una buona cosa, visto che né l’Orso marsicano né lo stesso Ente Parco appartengono ai loro dirigenti e manager, bensì a tutta la collettività nazionale (e moralmente anche internazionale), compreso chi scrive e l’Associazione che rappresenta. Peccato che nel Comunicato (e certamente così sarà anche nel Rapporto) si scrive e ringrazia solo chi ha “contribuito” all’edizione del Rapporto: perché si può anche contribuire criticando, anziché dare per scontato che ogni critica è per principio non costruttiva e, peggio, che criticare non significhi collaborare alla difesa dell’orso! Ma, invece, in una democrazia liberale non è così o, almeno, così non dovrebbe essere. Ma tant’è: in fondo è noto come in Italia il sistema democratico è ancora lungi dall’essere “compiuto”, ed è quindi ovvio che le autorità si adeguino all’andazzo.
La cosa più deplorevole non è però quanto sopra (che a qualcuno la critica potrebbe suonare pro domo nostra), ma sono le mistificazioni, le inesattezze, le omissioni che il Comunicato contiene e che certamente saranno presenti anche nel Rapporto. Ed è questa la cosa GRAVE, perchè quando una causa è giusta non c’è mai, nè ci dovrebbe essere, il bisogno di mistificare, ignorare, omettere, per difenderla. E crediamo che difendere l’Orso marsicano sia una causa più che giusta: anzi, doverosa per ogni cittadino, compresi quelli che per difendere l’orso dovrebbero impegnarsi a non andarlo a disturbare per soddisfare il loro egoismo!
Ma vediamo cosa di strano c’è nel citato Comunicato N. 22/2020.
“Il rapporto 2019 riporta in modo accurato i dati sulle varie attività svolte nel corso dell’anno: monitoraggio, catture, orsi confidenti, misure di prevenzione, accertamento danni e indennizzi, ispezioni del nucleo cinofilo antiveleno, monitoraggio sanitario, attività di educazione e comunicazione e progetti in corso.” COMMENTO: tutte cose legate a studi e ricerche, ovvero manipolazioni e/o distrubi o a iniziative meramente mediatiche.
“Ma la pubblicazione è anche l’occasione per dare conto del lavoro svolto da tutti i soggetti, istituzionali e non, che a vario titolo sono coinvolti nella tutela della specie con aggiornamenti dalle Regioni e dalle aree protette, il contributo, sempre importante, delle associazioni, e le pubblicazioni scientifiche più recenti.” COMMENTO: il contributo delle associazioni è quindi sempre importante… purché non critichino o disturbino il… manovratore!
“Il 2019 sarà sicuramente ricordato come l’anno del record delle nascite, ben 16 nel solo territorio di competenza del PNALM, a cui vanno aggiunti altri 4 cuccioli dell’anno individuati in territori molto lontani della core area.” COMMENTO: si noti come: 1. ci si guardi bene dal precisare quabnte nascite siano avvente NEL Parco (ed è un dato che sarebbe stato DOVEROSO precisare)! 2. ci si guardi bene dal dire che la biologia dell’animale e tutta la sua storia dicono che su 20 piccoli nati, almeno 10 devono considerarsi non divenuti adulti per mortalità sia accidentale che per predazione (cani, lupi compresi!).
“Il dato, significativo di suo, è importante perché mantiene il trend registrato nei 3 anni precedenti, con nascite sempre a doppia cifra, a dimostrazione evidente che, fra i tanti, il cibo non è un problema per l’orso marsicano, la cui popolazione ha dimostrato una grande vitalità.” COMMENTO: 1. che le nasciate siano “sempre a doppia ciffra” è un’ovvietà, è la norma, non un in più: quindi, scriverlo vuole dire voler ingannare il lettore! 2. ovvio che il cibo non sia un problema: lo trovano comunque fuori dal Parco, ed ormai in tutta la regione Abruzzo! Ed è questo che andava spiegato, visto che quando si parla di scarsità di cibo si è sempre inteso NELL’AMBITO DEL PARCO E SUE ZONE MARGINALI.
“Significativa anche la conferma di quanto importante sia la rete di aree protette presente sul territorio per assicurare la possibilità di colonizzare nuove aree, esterne alla core area del PNALM, ma facilmente raggiungibili.” COMMENTO: le aree protette sono importanti per difendere la loro bellezza ambientale e scenografica, non per difendere l’orso che è specie protetta ovunque e che può benissimo “colonizzare” anche senza la loro protezione!
“E questo aspetto apre la grande criticità, legata ora come negli anni ’70, al frazionamento dell’habitat e all’esigenza di assicurare continuità tra i tanti territori con grande idoneità, per la vita dell’orso.” COMMENTO: ecco, appunto, il “frazionamento dell’habitat” che è un pericolo, e questo franzionamento lo si evita con la designazione di Aree Wilderness, non con vincoli di Parco che anzi, spesso, sono proprio queste istituzione a favorire il frazionamento da disturbo turistico, sia con opere urbanistiche sia con richiami turistici.
“Proprio questa criticità, e l’esigenza di colonizzare nuove aree, hanno determinato gli ennesimi incidenti stradali e quindi la morte di due femmine in età riproduttiva, fatto questo che certamente peserà nei prossimi anni.” COMMENTO: NO, è stato il fenomeno emigratorio-dispersivo dall’area protetta del Parco a favorire “gli ennesimi – il che vuole dire che ve ne sono stati molti altri! – incidenti stradali!
“Altro dato di particolare rilievo che emerge dal rapporto 2019 è legato all’importanza del monitoraggio su larga scala, in tal senso il lavoro della Rete di Monitoraggio Abruzzo e Molise, formalizzata nel 2017 tra aree protette, Regioni e Carabinieri forestali, ha consentito, grazie anche al raccordo continuo e costante con quella del Lazio, di documentare, attraverso la verifica delle segnalazioni e le analisi genetiche, la presenza di orsi nei territori esterni al PNALM e alla sua ZPE, e, tra questi, nuovi genotipi nella popolazione di orso bruno marsicano.” COMMENTO: verissimo, ci mancherebbe altro! Solo che andava forse spiegato che di questo “Monitoraggio” non ci sarebbe stato alcun bisogno se la popolazione fosse rimasta nell’area del Parco e suoi circondari più diretti come è stato per almeno gli ultimi 200 anni, e con una popolazione assai più nutrita della attuale, oggi dispersa tra Abruzzo, Lazio e Molise!
“L’anno passato ha regalato tanti avvenimenti dal sapore agrodolce come dimostrano il tentativo (…) di ricongiungere un cucciolo con proprio nucleo familiare, o l’altro, di verso opposto, che ha visto una femmina perdere uno dei suoi tre cuccioli a causa di uno sciagurato comportamento di persone poco accorte e interessate a raccogliere pochi fotogrammi da postare in rete, confermando che troppo spesso a tanti, troppi, non è chiaro il confine, tra noi e la Natura, che va rispettato, per meglio tutelare specie ed ecosistemi dagli equilibri molto delicati.” COMMENTO: verissimo e lodevole, ma, come al solito c’è sempre un ma alle dichiarazioni delle autorità: ovvero il fatto che si ricosce un disturbo da turismo che lo scrivente e l’AIW da decenni vanno denunciando, e che invece il Parco ha sempre favorito anche quando non era il e non sarebbe ancora il caso, come l’utilizzo della Riserva Integrale della Difesa di Pescasseroli per escursioni guidate a pagamento (pare lauti pagamenti!); o quella del rifugio della Cicerana, che andrebbe smantellato e che invece è stato prima salvato e poi dato in mano ad un gestore turistico che per fare soldi deve inevitabilmente fare affluire gente in un’area oggi doppiamente delicata, sia come area di tane dell’orso, sia quale “foresta vetusta” da rispettarsi nella sua integrità, dove pochissime persone dovrebbero esservi autorizzate a visitarla, anziché organizarvi gite guidate e finanche vicinori assembramenti musicali in estate e “ciaspolate” in inverno!
A Rapporto si risponde con Rapporto, per cui si approfitta per annunciare che il prossimo numero del periodico Wilderness/Documenti, in corso di stampa, sarà il NOSTRO Rapporto sulla situazione dell’Orso marsicano, e siamo certi che in esso non si troveranno né omissioni, nè dimenticanze, né inesattezze. Una controinformazione che è giusto che esista in un Paese democratico, anche se dà fastidio ai… manovratori!
Murialdo, 17 Luglio 2020
Franco Zunino
Segretario Generale AIW