RINOCERONTE NERO – BRACCONIERI E … TURISMO
Nella famosa Ngorongoro Conservation Area vivevano un centinaio di Rinoceronti neri. Ne sono rimasti una ventina, che non crescono nonostante l’aumentata protezione e la lotta al bracconaggio.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Oryx ha evidenziato come tra i motivi maggiori per questo trend negativo non siano le uccisioni, ma … il turismo. I safaristi motorizzati! «La Ngorongoro Conservation Area è la maggiore attrazione turistica della Tanzania; oltre 100 veicoli turistici riescono a visitare il cratere ogni singolo giorno. Gli automezzi sono stati osservati più volte frapporsi tra le femmine ed i loro piccoli, cosa che fa aumentare il rischio di una mortalità neonatale. Il grande numero di veicoli non disturba solamente i Rinoceronti, ma compromette anche l’esperienza turistica stessa. Un’opera di gestione dovrebbe minimizzare questo impatto umano il più possibile: limitando il numero massimo dei veicoli ammessi nel cratere; disperdendo i turisti verso altre attrazioni, offrendogli safari a piedi ed a cavallo, così da ridurre la pressione dei veicoli; chiudendo strade non necessarie; sviluppando un minimo di gestione delle strade in modo da ridurre il danneggiamento della vegetazione a causa della polvere sollevata dal passaggio delle auto; monitorando l’impatto del disturbo umano sul Rinoceronte.» Altro che caccia e bracconaggio; può non piacere a molti amanti degli animali, ma qui il problema sono i cacciatori fotografici!
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