Il Monumento della Natura Tana d’l’Orma.

ORGANISMO:Soggetto privato - Associazione Italiana per la Wilderness
LOCALIZZAZIONE:Comune di MILLESIMO Provincia di (SA)
ANNO:2006
ESTENSIONE:

0,2 Ettari

ZONE TUTELA: 
REFERENTE:Sig. Franco Zunino - Tel. 338.4775072
LINK: 

Il Monumento della Natura è situato in una valle laterale della Val Bormida di Millesimo, nota oggi come Valle dei Tre Re, ed è ubicato in un settore staccato del Parco Naturale Regionale del Bric Tana. Il luogo è caratterizzato da un’erta pendice con emergenti fenomeni rupestri sparsi dominati da vegetazione boschiva. Qui è ubicato il maggior complesso cavernicolo con tipologie geomorfologiche di manifestazioni carsiche esistente nelle Valli Bormida, con due grandi cavità naturali, l’un l’altra sovrastanti, la maggiore delle quali denominata “Tana d’l’Orma” e la minore caratterizzata dalla presenza di resti e segni di antiche lavorazioni manuali per la costruzione di macine per mulini; ma le due cavità sono anche interessanti per la situazione ambientale in cui si trovano, dominata da un bosco ceduo di Castagno, Cerro, Carpino bianco e Carpino nero.

NOTE:

Per la denominazione del Monumento è stato scelto l’antico toponimo locale (il cui significato è "Grotta della Rupe"), anche se ormai la grotta è quasi sempre citata come dei Tre Re, dal nome della valle in cui è situata e che in parte fa parte di un settore staccato del Parco Naturale del Bric Tana (settore della Valle dei Tre Re, appunto), Parco che non è però realmente protetto, in quanto né la Regione Liguria che lo ha istituito né l’ente pubblico che lo gestisce (il Comune di Millesimo) si sono mai preoccupati di sottoporre ad impegno di vincolo (acquisto o affitto dei terreni) di alcuna parte degli ambienti naturali in esso teoricamente protetti, neppure quelle parti geologiche (grotte e doline) che all’epoca furono la motivazione prima per la istituzione del Parco Naturale. Da oggi, però, almeno i 1.670 metri quadrati di maggior pregio naturalistico, geo-morfologico e culturale della Valle dei Tre Re possono considerarsi effettivamente protetti, grazie al privato cittadino che si è impegnato con l’Associazione Italiana per la Wilderness, assicurando una integrale salvaguardia alle due grandi cavità naturali comprese nel sito.

La salvaguardia di questo fenomeno naturale si deve dall’allora suo proprietario, la Sig.ra Rina Cravea di Murialdo (Savona), che mediante la sottoscrizione di un “Contratto di tutela spontanea” con l’Associazione Italiana per la Wilderness si impegnò a garantirne l’integrità ambientale dedicandolo «A Giovanni Penna, già possessore del sito, per la sua opera di benefattore ed il rispetto da lui sempre portato a questo luogo». Alla sua morte l’impegno di tutela è stato poi confermato dall’erede, Sig. Giuseppe Cravea di Murialdo (Savona) con propria sottoscrizione, il quale ha ritenuto così di estendere la dedica alla precedente proprietaria: «ed a Rina Cravea che, sua erede, accolse la proposta di una salvaguardia in sua memoria».