Il Socio Mario Spinetti, già Consigliere nazionale dell’AIW nonché collaboratore del periodico Wilderness/D, ha deciso nuovamente di dimettersi dall’AIW (lo aveva già fatto una volta per contrasti sul punto di vista della caccia) con la seguente motivazione inviata al Segretario Generale: “Mi duole scrivere questa e-mail, ma ora è divenuta inevitabile. Collimo in pieno con l’idea wilderness, così come per il suo spirito più profondo (è uno dei più nobili principi), ma mi vedo costretto a prendere una dolorosa decisione. Do le mie irrevocabili dimissioni da socio perché, sotto vari aspetti, non mi riconosco con molte posizioni ed azioni dell’AIW. Sono molte le questioni, ma non voglio entrare nel merito delle divergenze, sarebbero troppe anche se non tutte sostanziali. Rimango del mio avviso che tu rimani uno dei più sinceri e convinti conservazionisti d’Italia, ma non mi riconosco più nella pratica attiva dell’AIW”.
Spiace per la decisione presa da Mario Spinetti, eminente filosofo self-made, ma resta incomprensibile come si possa condividere l’idea Wilderness e poi non condividere il modo come la si porti avanti in Italia, visto che è perfettamente lineare col movimento americano che la coniò, la diffuse, la mise in pratica ed ancora la attua in quel Paese; posizione sulla caccia compresa. Purtroppo, in Italia c’è il vezzo di italianizzare tutto, anche le idee più giuste, più democratiche, più liberali e più corrette per stravolgerle ai fini di posizioni nostrane che spesso tali non lo sono affatto, e spesso sono solo condizionate dalle nostre contrastanti idee politiche.