IUCN THE WORLD CONSERVATION UNION

UNA POLITICA INTERNAZIONALE PER LA WILDERNESS

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L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), oggi più nota come World Conservation Union (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) è in procinto di rivedere la classificazione mondiale delle aree protette nella quale, dopo anni di impegno e proposte dell’International Wilderness Leadership Foundation, nel 1994, durante l’Assemblea Generale tenutasi a Buenos Aires, furono inserite le Aree Wilderness. In quest’occasione, la speciale Task Force accolta nel suo ambito e creata dalla WILD Foundation (alla quale è formalmente affiliata l’Associazione Italiana per la Wilderness), si appresta a chiedere che le Aree Wilderness vengano a godere di una propria specifica categoria, migliorando la pur già prestigiosa posizione nella quale oggi esse sono inserite: cioè quali sub-categoria delle Riserve Integrali.
La proposta è stata avanzata nel maggio del 2007 durante un convegno tenutosi ad Almeria, in Spagna. Convegno che aveva lo scopo di proporre una revisione della definizione e classificazione delle aree protette del mondo. Questo summit è stato una delle pietre miliari del movimento mondiale per la Wilderness. In quell’occasione il Presidente della WILD Foundation, Vance G. Martin, ed il Vicepresidente Cyril Kormos, invitati come delegati a rappresentare la WILD Foundation ma anche la speciale Wilderness Task Force dell’IUCN, hanno proposto che le Aree Wilderness possano venire a godere di una loro specifica categoria.
Il summit ha ribadito per intanto l’estrema importanza primaria che deve avere per tutte le aree protette la conservazione della biodiversità, pur non ignorando altri importanti obiettivi quali la ricreazione, le ricerche scientifiche o altri usi culturali. Un principio importante, questo, soprattutto per l’Italia, dove le aree protette stanno invece sempre più dando importanza primaria al turismo ed alle attività ricreative ignorando, o quasi, l’aspetto della conservazione della biodiversità.
I partecipanti hanno inoltre riaffermato l’importanza delle Aree Wilderness come categoria delle aree protette riconosciute dall’IUCN, ed hanno proposto che l’attuale sub-categoria in cui esse sono inserite sia trasformata in una propria separata categoria. Un secondo passo verso questa decisione è stato fatto nel settembre scorso durante il meeting dal Comitato Esecutivo della Commissione Mondiale sulle Aree Protette dell’IUCN tenutosi nel Parco Nazionale dello Yellowstone, dove la proposta è stata ridefinita e discussa affinché possa poi essere ratificata nell’ambito dell’Assemblea Generale dell’IUCN che si terrà nell’ottobre prossimo.

L’ “AREA WILDERNESS”: CATEGORIA DI AREA PROTETTA
Come approvata dall’Assemblea Generale dell’IUCN – Buenos Aires 1994
(Estratto dalla Guida per le Categorie di Gestione delle Aree Protette, edito dall’IUCN)

Categoria Ib – Aree Wilderness: aree protette e gestite principalmente per la protezione della (wilderness) natura selvaggia.
Definizione: Vaste aree intatte o poco modificate, di terra e mare, che preservino il loro carattere naturale, senza abitazioni permanenti od abitazioni di un certo rilievo, le quali vengono protette e gestite per la preservazione delle loro condizioni naturali.
Obiettivi di Gestione
– Assicurare che le future generazioni abbiano l’opportunità di apprezzare e godere di aree che siano lasciate sufficientemente indisturbate dall’azione dell’uomo per un lungo periodo di tempo;
– Mantenere gli essenziali aspetti naturali e la qualità dell’ambiente per un lungo tempo;
– Provvedere l’accesso del pubblico a livelli qualitativi tali affinché possa garantirsi al meglio il benessere spirituale e fisico dei visitatori e mantenere le qualità di wilderness dell’area per le presenti e future generazioni;
– Permettere alle comunità indigene di vivere a bassa densità ed in equilibrio con le risorse disponibili necessarie al mantenimento del loro stile di vita.
Guida per la selezione
– L’area deve possedere un’alta qualità naturale, governata principalmente dalle forze della natura, con un disturbo umano sostanzialmente assente, capace di garantire queste qualità se gestita come proposto.
– L’area deve contenere significativi valori ecologici, geologici, fisico-geografici, o altre caratteristiche scientifiche, educazionali, sceniche o storiche.
– L’area deve poter offrire elevate opportunità per la solitudine, godibile quando si è in essa – per esempio la quiete – non essere inquinata e senza intromissione di mezzi di spostamento (esempio, motorizzazione).
– L’area deve essere sufficientemente larga da permettere una tale forma di protezione ed uso.