In Italia un concetto che stenta ad essere preso in considerazione quando si parla di tutela dell’ambiente è quello del comprare la terra, i terreni di ambiente naturale, per assicurarli ad associazioni od organismi preposti o aventi come finalità proprio la conservazione della Natura. E allora citare ogni tanto qualche esempio che sia eclatante non fa mai male. E quale esempio migliore di un’iniziativa lanciata per la protezione di un modesto ma importante angolo dell’Amazzonia brasiliana? Si poteva richiedere un vincolo d’imperio, con un metodo nel quale siamo campioni noi italiani, invece la Fauna & Flora International, un organizzazione inglese che opera dal lontano 1903, ha lanciato un campagna internazionale grazie alla quale lo scorso anno sono stati comprati 6.476 ettari di foresta equatoriale, che saranno ora accorpati ai 184.900 ettari del Parco Statale Cristalino. La zona comprata rischiava infatti di essere sfruttata per l’allevamento del bestiame e la coltivazione della soia, ed in parte era già stata sfruttata forestalmente e sezionata da un reticolo di strade.
Ecologicamente il Parco Cristalino è situato tra la prateria e la foresta amazzonica, nell’alto bacino del Rio Araguaia subito a sud della famosa isola fluviale di Bananal, a nord-ovest della capitale Brasilia, e possiede il più elevato valore di biodiversità dell’Amazzonia, come habitat di 450 specie di uccelli – la seconda al mondo per diversità ornitologica – molte delle quali endemiche.
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