COME SALVARE L’ORSO MARSICANO STANDOSENE A CASA!

Sembra un paradosso, ma proprio il WWF, associazione nata per salvare animali a rischio estinzione e fondata da non pochi cacciatori, messa in mano agli animalisti di città ogni anno se ne inventa una per influire negativamente sulla vita dell’Orso marsicano, sempre anticipate da campagne raccolta fondi. In vista dell’estate sta programmando la solita campagna di volontariato, praticamente invogliando la gente a visitare le zone dell’orso marsicano; si noti bene, animale che per salvarsi ha soprattutto bisogno di quiete e di “dimenticare” l’uomo, visto che ormai ha “imparato” a cercarlo per trovare il suo cibo nelle vicinanze non dei campi da lui coltivati (ma poi lasciati in pace) o dagli stazzi dei pastori, ma direttamente nei paesi alle porte delle case dell’uomo!
Difatti l’annuale estiva campagna del WWF sembra proprio una iniziativa acchiappa soldi “per salvare l’orso marsicano”. Come se fosse l’orso ad aver bisogno di soldi! Leggiamo dall’ultimo comunicato: “Il WWF cerca volontari che abbiano a cuore la salvaguardia dell’Orso e siano disponibili a dare un po’ del loro tempo per realizzare azioni pratiche in favore delle specie”. Ovvero, tutte opere che sarebbe bene che nessuno mettesse in pratica se si vuole veramente il bene dell’orso. Eccole: “incontri pubblici, flash mob, campi di volontariato, distribuzione e montaggio di recenti elettrificati, iniziative di sensibilizzazione rivolte ai bambini e adulti, potature e recupero di alberi da frutta, ricerca di segni di presenza, pulizia di sottopassi lungo i principali corridoi ecologici, fondamentali per ampliare l’area dell’orso”. Ora chiediamoci: a cosa servono gli “incontri pubblici” (per dire cosa e a chi?); o i “flash mob” (proteste contro chi, se poi le autorità sono sempre esentate dall’essere oggetto dei mob?); i “campi di volontariato” (per fare che, a parte per i giovani partecipanti il trascorrere le vacanze estive divertendosi tra loro?); “montaggio di recinti elettrificati” (perché, visto che essi spaventano gli orsi e li fanno allontanare dalle risorse alimentari di cui vanno alla ricerca?); “iniziative di sensibilizzazione” (perché, c’è forse ancora qualcuno che in Centro Italia sia contrario alla sopravvivenza dell’orso?); “potature e recupero di alberi da frutto” (perché, dopo decenni di tali inutili iniziative, esistono ancora alberi da frutto che hanno bisogno di essere curati?); “ricerca di segni di presenza” (a quale scopo, visto che peraltro per cercarli si arreca disturba all’orso? – piccolo particolare che è il caso non sia dimenticato: questa terminologia l’ha coniata il firmatario del presente comunicato!); “pulizia di sottopassi” (sottopassi di ché? E poi, i “corridoi ecologici”, che cavolo sono? “Per ampliare l’area dell’orso”? Ma se l’orso se la sta ampliando da solo la sua area di vita, visto che ormai vive distribuito e DISPERSO in mezzo centro Italia?). Come si dice, in cauda venenum: ed ecco che infatti poi il comunicato del WWF precisa che l’appello per la ricerca di volontari per realizzare il succitato programma serve piuttosto ai volontari per ricrearsi dalla chiusa da coranavirus (“un’ottima occasione per tornare in natura”, hanno scritto) e al WWF per attirare donazioni a suon di quote da pagare per iscriversi al volontariato. E allora qui si capisce tutto! Peccato che per salvare l’orso marsicano ci vorrebbero più contadini e più pastori e, soprattutto, meno “volontari” e turisti a spasso per i boschi e i monti del Parco a sfruculiare nell’habitat di vita dell’orso, disturbandolo. In pratica, il WWF se veramente vuole il bene dell’Orso marsicano dovrebbe lanciare un solo appello ai suoi iscritti, e non: se volete dare una mano a salvare l’Orso marsicano, restatevene a casa!
 
Murialdo, 3 Giugno 2020                                       

Franco Zunino
Segretario Generale AIW