E intanto le autorità, tanto per essere geniali, stanno organizzando un nuovo convegno con le autorità! Ora temono sempre di più che qualche aggressione a persone li precipiti nel baratro delle polemiche, magari anche col rischio di qualche apertura di fascicolo d’inchiesta su tanti fatti del passato silenziati o fatto presto dimenticare (anche con l’aiuto dei media e di tanti sigle “autorevoli” ambientaliste, non nascondiamocelo). Certamente finiranno col dire che è dovuto ai cambiamenti climatici (ormai, tutti spiegano tutto con questo fenomeno: utile per sgravarsi di ogni responsabilità!). Due orsi in Abruzzo sono già in movimento, ma non già nel cuore del Parco, bensì nella sua zona periferica alla ricerca di quel cibo che probabilmente non gli è bastato per rifocillarsi in autunno e che non trovano più se non nelle stalle e nei pollai dei paesi. Un tempo sotto la neve potevano ancora sperare in mele ed altri frutti avanzati dall’autunno, oggi con la presenza dei cinghiali, tutto è stato spazzolato via. La fame dell’autunno che avrebbe dovuto riempire le pance degli orsi prima del ritorno nelle tante invernali non è mai cessata, perché presumibilmente mai soddisfatta come facevano un tempo. E allora ecco che al periodo del letargo preferiscono continue uscite dalle tane e incursioni negli unici luoghi dove hanno ancora il ricordo di trovare qualcosa da mettere sotto i denti: i paesi dell’uomo! Intanto le autorità sono quasi ogni giorno sui giornali e in televisione a sostenere che è tutto OK, che gli orsi sono “cresciuti” di numero (magari un po’ meno di pancia!), aggiungendo ai vivi i nuovi nati, ma guardandosi bene dallo stornare i morti, cosa che azzererebbe la presunta crescita! Ora tutti intenti a vedere chi far sedere sulle “cadreghe” che si sono liberate per scadenza dei termini ai vertici di un Ente Parco che è, di fatto, come tanti altri Enti, un poltronificio per funzionari in via di pensionamento, per non dire di politici falliti o in quiescenza.

Siamo concreti, semplici, fattivi… e basta Convegni! L’ORSO HA FAME, e sono anni che non trova più, o trova sempre meno, cibo nelle sue montagne e vallate, prive ormai di coltivazioni e di greggi. E anche quel cibo naturale che vi trovava un tempo, è sempre più saccheggiato dai troppi cervi e troppi cinghiali. Invece le autorità sono sempre lì a dire che i pericoli per l’orso sono la caccia (mai un fatto storicamente dimostrato durante la legittima attività venatoria!), gli investimenti con automobili (in realtà rari e comunque conseguenti ai suoi movimenti nelle zone urbanizzate per cercare cibo!) ed il Parco Nazionale troppo piccolo (come se i vincoli di Parco servissero a dargli da mangiare!). E, per favore, si creino delle zone di quiete da riservargli, e non già per soddisfare il turismo, ancorché ecologico!

Murialdo, 9 Febbraio 2019

Franco Zunino
Segretario Generale

9 febbraio 2019

RICOMPARE L’ORSO MARSICANO …E RICOMPAIONO GLI STESSI IRRISOLTI PROBLEMI!

E intanto le autorità, tanto per essere geniali, stanno organizzando un nuovo convegno con le autorità! Ora temono sempre di più che qualche aggressione a persone li precipiti nel baratro delle polemiche, magari anche col rischio di qualche apertura di fascicolo d’inchiesta su tanti fatti del passato silenziati o fatto presto dimenticare (anche con l’aiuto dei media e di tanti sigle “autorevoli” ambientaliste, non nascondiamocelo). Certamente finiranno col dire che è dovuto ai cambiamenti climatici (ormai, tutti spiegano tutto con questo fenomeno: utile per sgravarsi di ogni responsabilità!). Due orsi in Abruzzo sono già in movimento, ma non già nel […]
4 febbraio 2019

“GENNAIO ROSSO”: I POPOLI INDIGENI DEL BRASILE CONTRO LA POLITICA DI BOLSONARO!

Da alcuni giorni sono in atto proteste in tutto il mondo per la politica anti popoli indigeni del bacino amazzonico e per la difesa degli stessi valori naturali e biologici dell’Amazzonia, da parte del nuovo Presidente del Brasile (Jair Bolsonaro). Survival International ha diffuso documenti che meritano di essere letti anche dal mondo ambietnalista italiano, sebbene non sempre a favorevoe di questi popoli visti come potenziali bracconieri di specie faunistiche locali (che per loro sono però sopravvivenza). Si ritiene di divulgarne una sintesi. A un mese dalla sua entrata in carica, in Brasile e nel mondo sono in corso proteste […]
30 gennaio 2019

PARCO D’ABRUZZO – CHE GLI SI SIA INCEPPATA LA CALCOLATRICE?

A volte non si vorrebbe scherzare o fare ironia su cose serie, quale è la sopravvivenza dell’Orso marsicano, ma come possiamo, noi cittadini ambientalisti, non metterci a ridere di fronte a certe notizie che ci vengono propalate dalle autorità del Parco d’ABRUZZO sullo stato dell’Orso marsicano? Dovremmo essere santi, pronti a perdonare tutto, anche le nefandezze (leggasi l’aver consentito l’approvazione di un depuratore di acque reflue – leggasi fognarie – sull’immacolato pascolo che appartenne al fondatore e primo Presidente del Parco d’Abruzzo, l’On. Erminio Sipari, che i suoi eredi avevano lasciato ad una Fondazione con lo scopo, nero su bianco […]
26 gennaio 2019

PARCO D’ABRUZZO – MASSICCIA PRESENZA DI CINGHIALI

Lungo le falde delle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo è stato filmato un branco di cinghiali formato da non meno di 80 (forse anche 100) individui! Il che può lasciare immaginare quali danni essi possono arrecare all’agricoltura locale, alla biodiversità floristica e all’alimentazione (competizione) dell’Orso marsicano! Come si può immaginare, con la conseguente inevitabile futura crescita numerica dei branchi la prossima primavera. Nonostante questo, sia i cacciatori sia gli anticaccia si stano battendo in tutta Italia per ridurre il numero dei prelievi di quest’animale! Invece questa massiccia presenza, specie nell’area del Parco d’Abruzzo, peraltro già segnalata in tante altre occasioni, […]