Le prime esperienze di Aree Wilderness statali del continente europeo descritte da chi ha fatto del rapporto con la natura selvaggia una scelta di vita e che oggi abita nei loro pressi.
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Sono cinque anni che vivo in luoghi ameni e solitari della magica terra di Lapponia e devo dire che l’armonia e il profondo respiro della tranquillità e della pace avvolgono il mio spirito. Il fluttuare delle aurore boreali e il cangiarsi delle nuvole nel cielo donano all’anima un profondo senso di estasi e di passione. Il copioso manto nevoso della stagione invernale permea nei più recessi spazi della vita. Le magiche estati dove il sole non tramonta mai allungano il senso della percezione e della meraviglia.
La Lapponia settentrionale della Finlandia è caratterizzata da una natura selvaggia e “brutale” dove la cattiva mano dell’uomo trova poco spazio. Nella mia area, in prossimità del settantesimo parallelo nord, vi sono oltre due milioni di ettari di territorio protetto, di cui un milione e mezzo di Aree Wilderness. Queste Aree Wilderness, dodici in tutto, sono state designate da apposita legge governativa nel 1991. Sono aree dove non vi sono strade e non vi è consentito costruirne alcuna. La natura è lasciata al suo libero svolgersi e finanche l’escursione non è assistita da sentieri segnati, ma dal libero muoversi con l’ausilio di capacità e di apposite mappe e bussola.
Queste superbe lande sono anche la casa del popolo “Sami”, che qui vive allevando allo stato brado migliaia di renne. Questi luoghi sono dunque importanti anche per la salvaguardia della loro cultura e delle loro tradizioni.
Le aree non sono precluse ed è possibile esercitarvi anche l’attività venatoria, ma non ci sono facilitazioni o strutture turistiche, con la sola eccezione di qualche spartano rifugio che nella maggior parte dei casi è opera proprio dei Sami. E’ possibile accedervi solo a piedi e, come detto, per muoversi è necessario avere una certa esperienza e saper leggere bene le mappe.
Ma vediamo ora nel dettaglio qualche caratteristica.
Numero delle aree: 12
Ettari complessivi protetti: 1,5 milioni circa.
Ente gestore: Metsähallitus (Park and Forest service. Ente simile al Corpo Forestale dello Stato)
Sorveglianza: come in tutte le aree protette della Finlandia, non vi sono corpi di sorveglianza visto l’alto grado di autodisciplina delle persone!! (anche l’attività venatoria è autoregolamentata)
Le 12 aree nel particolare:
Hammastunturi Wilderness Area
Estensione: 1.825 kmq
Kaldoaivi Wilderness Area
Estensione: 2.924 kmq
Kemihaara Wilderness Area
Estensione: 302 kmq
Käsivarsi Wilderness Area
Estensione: 2.206 kmq
Muotkatunturi Wilderness Area
Estensione: 1.570 kmq
Paistunturi Wilderness Area
Estensione: 1.570 kmq
Pulju Wilderness Area
Estensione: 614 kmq
Pöyrisjärvi Wilderness Area
Estensione: 1.280 kmq
Tarvantovaara Wilderness Area
Estensione: 670 kmq
Tsarmitunturi Wilderness Area
Estensione: 150 kmq
Tuntsa Wilderness Area
Estensione: 212 kmq
Vätsäri Wilderness Area
Estensione: 1.550 kmq
Estensione totale: 14.873 kmq
Queste grandi aree non sono isolate dal contesto, ma spesso sono contigue ad altre aree protette di notevole estensione. Le principali sono:
Lemmenjoki National Park
Estensione: 2.850 kmq (una delle più grandi aree protette d’Europa dopo Kaldoaivi Wilderness Area)
Urho Kekkonen National Park
Estensione: 2.550 kmq
Pallas-Yllästunturi National Park
Estensione: 1.020 kmq
Kevo Strict Nature Reserve
Estensione: 712 kmq
Estensione totale: 7.132 kmq
Totale Aree Wilderness/altre aree: 22.005 kmq.
C’è da rilevare che contiguamente, nei territori di confine, insistono altre immense aree protette nei tenimenti norvegesi e russi (saliamo così a quasi tre milioni di ettari protetti).
Particolare contiguità si riscontra nell’Area Wilderness Hammastunturi che è posta tra il Parco Nazionale di Lemmenjoki e quello di Urho Kekkonen per una superficie totale protetta senza soluzione di continuità di 7.225 kmq (quindi oltre 700.000 ha).
Occorre innanzitutto sottolineare che le Aree Wilderness proteggono tutti i caratteristici habitat del grande nord; dalle torbiere, alle foreste di conifere e di betulla, dai laghi ai grandi fiumi, dalle zone di pianura ai “tunturi” (termine finlandese per indicare le alture di questa regione) e così via. Gli ampi spazi, dispersi a perdita d’occhio, sono l’ambiente ideale per la fauna del nord: alci, renne, lupi, orsi, ghiottoni, linci, aquile reali, allocchi di Lapponia, ecc.
Un’escursione in un’Area Wilderness della Lapponia genera un grande senso di entusiasmo per la natura selvaggia e ci porta a comprendere quanto valore abbia il mondo naturale se lasciato alla sua libera continuità. E’ scoprire in ogni angolo uno scrigno di sorprese e di novità. Non si percepisce il senso dell’”addomesticato” e, quando ci si imbatte in un corso d’acqua, il fluire libero delle acque raccoglie lo spirito e lo indirizza verso lidi di abbandono e di meraviglia. Talvolta ci si imbatte in antichi ripari dei Sami e la fantasia corre a rimembrare la spartana vita di questo popolo del grande nord che viveva in uno stile a simiglianza delle tribù degli indiani nordamericani. C’è da dire che tutt’oggi, fatta eccezione per alcuni “modernizzazioni” (p.e. l’uso della motoslitta), i Sami svolgono un’attività ancora in una struttura legata al passato con una semplicità essenziale. Si ricorda che oltre 3.000 persone utilizzano ancora i “tepee” per ripararsi quando sono al seguito delle renne.
L’ineffabile respiro che si percepisce dinanzi ad un rosseggiante tramonto nordico, o gli armonici profumi che invadono l’aria durante le policrome fioriture primaverili negli ampi spazi della tundra, contribuiscono a diffondere nello spirito un profondo senso di pace, libertà e stupore. Ciò che gli spazi wilderness possono infondere nello spirito umano sono imparagonabili con le “plastificate” sensazioni che si percepiscono quando ci si muove nelle aree pur belle, ma profondamente “indirizzate” dalle manipolazioni dell’uomo. Spendere del tempo in un’Area Wilderness non solo aiuta a comprendere cosa sia la vera natura selvaggia, ma arricchisce lo spirito al punto tanto da farci comprendere appieno l’espressione che “la natura selvaggia è sia una condizione geografica che uno stato d’animo”. E le Aree Wilderness dunque rappresentano l’ultimo brandello di quel che resta del mondo selvaggio e della sua libera continuità!
La Finlandia è l’unico paese europeo ad aver legiferato in tema di Aree Wilderness, anche se in maniera differente rispetto al modello americano. La tranquillità dei luoghi, l’asprezza del clima, la poca accessibilità, la scarsissima popolazione, l’assenza di strade, l’ubicazione remota, ecc., sono tutti elementi che favoriscono al massimo il libero dispiegarsi dei ritmi naturali nelle bellissime Aree Wilderness della Finlandia. Il Paese “delle favole e del freddo” offre un profondo senso di tranquillità e l’elevata correttezza sociale favorisce il dispiegarsi di una quotidianità completamente differente dal resto d’Europa. Un Paese dove il rispetto per il territorio è così insito nella gente che spesso rende superfluo l’emanazione di particolari leggi di severità e di buon comportamento. Non a caso, le aree protette non sono sorvegliate da alcuna tipologia di guardiania, tanto elevato è il senso di autocontrollo e di disciplina civica.
In conclusione, occorre ricordare che questa parte della Lapponia settentrionale è uno degli ultimi luoghi di ampia estensione ancora selvaggi rimasti oggi in Europa.
Nota della Redazione
Le Aree Wilderness finlandesi furono approvate nel 1991con legge statale come mezzo per preservare alla Lapponia la sua caratteristica più vera, quale è l’integra immensità dei suoi spazi naturali. Strade e tagli forestali la stavano divorando anno dopo anno, ed allora, alla scelta di salvaguardarla con altri Parchi Nazionali, si preferì l’esempio Americano delle Aree Wilderness (“Erämaa” in finlandese), che seppure estremamente severe dal punto di vista della tutela territoriale contro l’urbanizzazione, garantiva alle popolazioni Lapponi i diritti di caccia e l’utilizzo delle foreste per le loro esigenze quotidiane.
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