ORGANISMO: | Comune di Sutri |
LOCALIZZAZIONE: | Comune di Sutri (Viterbo) |
ANNO: | 2019 |
ESTENSIONE: | 26,0 ettari |
ZONE TUTELA: | Zona di Tutela Ambientali interne da stabilirsi. |
REFERENTE: | |
LINK: | http://www.comune.sutri.vt.it/ |
Comprende il corso del vallone denominato Valle Mazzano; dove scorre un ruscello perenne alla base di pareti rupestri tipiche dell’area etrusca viterbese, a tratti anche con impaludamenti nelle zone più pianeggianti dove terreni un tempo coltivati si stanno rinaturalizzando, chiuso in gran parte da dirupi tufacei ed ancora assolutamente integro e praticamente privo di alcun tipo di vie per la penetrazione motorizzata (salvo per una modesta pista agreste che l’attraversa nella sua parte più alta); a questa parte si aggiungono delle zone marginali che sebbene meno caratterizzate da sprofondi, ed anzi essendo perlopiù altopianiche e densamente forestate fungono da barriera di copertura per il più selvaggio vallone, al quale preservano comunque caratteristiche di isolamento. Sia il burrone quanto le sue pendici e fasce laterali sono ammantate da una fitta macchia boschiva dominata da querce (in prevalenza Leccio, Cerri e Roverelle) ma anche specie mediterranee come Corbezzolo e Alloro; interessante è la presenza di varie specie di felci sotto le rupi tufacee (Capelvenere, Felcetta annuale, Felce maschio, Felce aquilina, Asplenio, Scolopendra). Alla parte più selvaggia di questo vallone fa inoltre complementarità un settore nella sua parte finale; un settore ritenuto di completamento storico che viene ad includere anche il famoso e integro anfiteatro etrusco, vestigia dell’antica città, necropoli ed anche il “bosco sacro” sovrastante il teatro che tanta fama danno a Sutri, sebbene diviso da un tratto di strada secondaria (antica via francigena e quindi di valore storico), che peraltro termina con il noto anfiteatro etrusco; anfiteatro che si trova nella sua situazione ambientale originaria cosa che ne aumenta considerevolmente il valore, potendolo annoverare tra i pochi reperti storici italiani rimasti incastonati nell’immutato luogo e scenario naturale originario.
NOTE
L’Area prende il nome dall’antica denominazione del paese di Sutri; scelta giustificata col fatto che vi è stato compreso l’antico anfiteatro di epoca etrusca.
Si tratta della terza Area Wilderness designata con deliberazione comunale, ma estesa su suoli tutti appartenenti a privati, i quali, però non si sono opposti a che il burrone sia stato così classificato e tutelato, anche e proprio per il legame degli stessi con il mondo rurale di quelle colline, un concreto segno di apprezzamento culturale per la loro terra.
Merito di quest’Area va dato al Sindaco della città di Sutri, lo storico dell’Arte Prof. Vittorio Sgarbi, anche Presidente Onorario dell’Associazione Italiana per la Wilderness, il quale ha ritenuto di accogliere la proposta fattale da Franco Zunino avendo, questi, constata la presenza del vallone soprastante l’antico teatro etrusco e rimasto sufficientemente integro da meritare una sua tutela come Wilderness.
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