In basso, il settore di Area Wilderness Monte Carmo, individuato in arancio, con all’interno (in verde) le Zone di Tutela Ambientale interne. Evidenziata in rosso e azzurro (con all’interno, in verde, le Zone di Tutela Ambientale), l’Area Wilderness Alta Val Maremola. Evidenziata in giallo l’Area Wilderness Bric Gettina o “Purin”

ORGANISMO:

Comune di Giustenice

LOCALIZZAZIONE:

Comune di GIUSENICE

ANNO:2023
ESTENSIONE:

85,0 ettari

ZONE TUTELA:

3 Zone di Tutela Ambientale interne: 64,7 ettari

REFERENTE:

Segreteria Generale AIW (Franco Zunino): Cell. 338.4775072

LINK:https://www.comune.giustenice.sv.it/it-it/home

Comprende la parte settentrionali del Monte Carmo (1389 m slm), montagna dello spartiacque Tirreno-Padano. In pratica si tratta dell’unica ultima vera montagna della catena alpina prima che si trasformi in Appennino.  Le pendici su cui si estende fanno parte del bacino imbrifero del Rio Scarincio nella sua parte più alta, poi affluente del Torrente Maremola. A parte qualche tratto di pascolo, perlopiù di antica origine antropica, tutta l’area è rivestita da una densa macchia di boschi cedui di Carpino nero e Roverelle ed altre specie meno frequenti della faces montana. Non mancano aceri, roveri e betulle. In alcuni angoli rupestri sulle pendici più basse compaiono anche nuclei di Leccio e modesti tratti di macchia mediterranea. Dallo stretto punto di vista naturalistico, quest’area rappresenta una realtà biogeografica unica, dove una grande varietà di specie di flora e di fauna tipicamente alpine giungono qui all’estremità orientale della loro distribuzione e dove esse si vengono ad incontrare con quelle tipicamente appenniniche. Una presenza anche influenzata dalla stretta vicinanza della costa marina, quindi anche con presenza di specie climaticamente affini. Il loro elenco è lunghissimo, e in moltissimi casi di tratta di vere e proprie rarità, spesso anche endemismi reperibili solo qui o in pochi altri luoghi, cosa che rende queste montagne una vera e propria nicchia biogeografica. Tra le specie floristiche almeno degne di una citazione per la loro rarità, ve se ne riscontrano numerose tipicamente alpine, come la Primula odorosa (Primula veris) e la Primula impolverata (Primula marginata), nonché la rara Ginestra pelosa (Genista pilosa), il Semprevivo ragnateloso (Sempervivum ragnatelosus), la Genzianella ligure (Gentiana ligustica) ed il Mirtillo (Vaccinium myrtillus); inoltre, identificate con certezza i “relitti glaciali” Reseda pigmea (Sesamoides pygmaea), forse tra le poche segnalazioni della Liguria occidentale, l’Aglio delle brughiere (Allium ericetorum), la Pinguicola (Pinguicola vulgaris), il Garofano pavonio (Dianthus pavonius) e il Garofano forcato (Dianthus furcatus), tutte specie del solo Piemonte e Liguria occidentale, nonché il Raponzolo con foglie di betonica (Phyteuma betonicifolium), endemismo della Liguria che giunge solo fino al savonese, nonché il Vincetossico giallognolo (Vincetoxicum hirundinaria supsp. luteolum), sottospecie presente solo in Liguria e Campania. E’ inoltre probabile che vi sopravviva, almeno nelle parti più meridionali, la Lucertola ocellata (Timon lepidus), una delle maggiori rarità zoologiche italiane, qui nel suo areale di maggiore diffusione.

 

Note

Il merito di questo settore di Area Wilderness si deve in particolare all’Assessore di Giustenice Luca Orso, che fin dalla designazione del primo settore della limitrofa Area Wilderness Alta Val Maremola, già propose di far così designare anche quello esteso sulle pendici settentrionali del Monte Carmo, cosa poi deliberata dal Consiglio comunale in occasione della presentazione pubblica della prima Area.