ORGANISMO: | Comune di Roccasecca; |
LOCALIZZAZIONE: | Comune di ROCCASECCA (Frosinone); |
ANNO: | 1996 |
ESTENSIONE: | 2.175 ettari |
ZONE TUTELA: | 23 Zone di Tutela Ambientale interne per un totale di 608,7 ettari |
REFERENTE: | Dott. Germano Tomei – Cell. 338.7339566 |
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Descrizione. Si tratta di tre parti del grande settore selvaggio omonimo, il cui valore come “Wilderness” si estende su circa 8.000 ettari, ovvero tra i maggiori rimasti nell’Italia centrale e che comprende tutto il massiccio del Monte Caira e le famose e suggestive Gole del Fiume Melfa. Settore del Comune di Roccasecca (Monte S. Eustasio) La zona così designata, pur nella sua modesta ampiezza, viene comunque a tutelare quella che può ritenersi la spalla orientale della “porta” Sud delle Gole del Fiume Melfa, considerate tra quelle più belle e di maggiore valore naturalistico del Lazio. L’Area è, tra l’altro, luogo di caccia per le diverse specie rare di uccelli rapaci nidificanti nella gola. In tutto il Monte Caira è inoltre presente l’Istrice. Pur soventemente percorsa da incendi dolosi, resta comunque interessante la componente floristica, per la presenza di elementi di clima mediterraneo, caratterizzata da distese di Leccio (Quercus ilex), Terebinto, Siliquastro o Albero di Giuda, Ginestre, ecc.. Nell’Area sono comprese due interessanti grotte, denominate Fronza e Cane. Da un punto di vista culturale è interessante per la presenza dei ruderi dell’antico eremo di S. Eustasio e per la sua posizione dominante sui resti dell’antico castello natio di S. Tommaso d’Aquino, posto su di un colle poco distante. Settore del Comune di Arpino (Riva del Fiume Melfa) Questo secondo settore dell’Area Wilderness si estende su di una strettissima fascia che va dal corso del Fiume Melfa alla soprastante strada provinciale detta “Il Tracciolino”, ovvero comprende la metà occidentale della forra del Fiume Melfa per una lunghezza di oltre 4 Km, una striscia selvaggia praticamente inaccessibile e di grande effetto scenico. Tra le caratteristiche ambientali meritevoli di essere citate, sono le “marmitte dei giganti” che caratterizzano alcuni tratti del corso del fiume, mentre tra la vegetazione spiccano i suggestivi Alberi di giuda (Cercis siliquastrum) e macchie di Carpinella (Carpinus orientalis). Settore del Comune di Casalattico (La Silara-Obachelle-Valle Noci) Comprende gran parte del grandioso complesso ambientale e paesaggistico del Monte Caira e delle Gole del Melfa, ed in particolare l’eccezionale è lunga cresta che dalle cime del Monte Obachelle verso est prosegue quasi pianeggiante verso ovest toccando prima il Pizzo di Murro Marro, poi il Monte Cerreto per discendere poi bruscamente sul Fiume Melfa nelle sue spettacolari gole. Nell’Area Wilderness è anche compresa la selvaggia Valle Noci con il suo antico villaggio agreste abbandonato ed oggi completamente invaso dalla vegetazione boschiva. A nord è compreso anche il settore del monte La Silara con i suoi antichi pozzi. Per la grande biodiversità presente tutta l’area è stata demarcata quale Sito del programma “Bioitaly Natura 2000” della Comunità Europea. I boschi sono fondamentalmente costituiti da tre principali formazioni: quelli Roverella, quelli di Carpino nero e quelli di Leccio. Interessante è la flora minore, in gran parte ancora da studiare, sebbene possa già citarsi la presenza del Ranunculus bulbosus, della Viola odorata, della Viola eugeniae, del Ranunculus bulbosus, del Crocus versicolor, del Crocus albiflorus, del Giglio rosso (Lilium bulbifererum) e della Sternbergia lutea. Decisamente ricca è la presenza faunistica. Tra i mammiferi possono segnalarsi la Volpe, il Cinghiale, la Lepre europea (ma non è però da escludersi quella della più rara Lepre appenninica), la Faina, il Tasso, nonché il lupo, il Capriolo e l’Istrice. Numerose e importanti sono anche le specie ornitologiche e tra esse la recente scoperta di una coppia nidificante di Aquila reale (Aquila chrysaetos), il Nibbio bruno (Milvus migrans), il Biancone (Circaetus gallicus), il Falco Pellegrino (Falco peregrinus) e/o il Falco Lanario (Falco biarmicus), l’Astore (Accipiter gentilis) nonché numerose altre specie di foresta, di macchia e delle praterie alpine. Per quanto riguarda l’aspetto culturale e storico, tutto il Monte Caira può ritenersi uno dei luoghi più ricchi di manufatti risalenti alla ruralità, dall’antica coltivazione di campi ora tutti abbandonati al pascolo, con presenza di pozzi, aie e caselle, alcuni dei quali veramente tra i meglio conservati della regione, e per di più presenti nei loro contesti ambientali originari. | |
NOTE: Roccasecca ed Arpino sono stati i primi tra i nove Comuni interessati ad aver deliberato favorevolmente alla proposta di designare tutto il vasto comprensorio del Monte Caira e delle Gole del Melfa in Area Wilderness. Pur nella loro modesta estensione, queste porzioni di Area vanno quindi intese solo quali prime pietre dell’auspicata futura vera “Area Wilderness” cui nel 2012 il Comune di Casalattico ha dato un effettivo corpo. Tutte i settori dell’Area Wilderness si devono all’impegno profuso dal Dott. Germano Tomei, Presidente dell’AIW, grazie ai suoi buoni uffici con gli amministratori comunali. IN QUANTO DESIGNATA IN PARTE DAL COMUNE DI ROCCASECCA, IN PARTE DAL COMUNE DI ARPINO ED IN PARTE DAL COMUNE DI CASALATTICO, DATI, DESCRIZIONI, NOTIZIE E PARTICOLARI RIFERITI AI SINGOLI SETTORI E COMUNI DESIGNATORI DELL’AREA WILDERNESS SONO RIPORTATI E POSSONO ESSERE VISIONATI NELLE PAGINE DELL'ADDENDA ALLE AREE WILDERNESS, ALLE VOCI: Settore MONTE SANT’EUSTASIO; Settore RIVA DEL FIUME MELFA; Settore LA SILARA-OBACHELLE-VALLE NOCI. |
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