Protetto un angolo selvaggio di ciò che resta dell’antica Maremma toscana!
Della nostra vecchia Maremma è rimasto integro e selvaggio un lembo di terra ricompreso fra Castiglione della Pescaia e Pian d’Alma, che dal nucleo montagnoso di Poggio Peroni si protende verso il mare Tirreno, nel famoso promontorio conosciuto come Punta Ala.
Si tratta di un’area “protetta” con vincoli imposti da vari Enti (Stato italiano, Unione Europea e Regione Toscana) intesi a salvaguardarne il suo raro paesaggio ed il fragile ecosistema. Vincoli imposti dalle pubbliche autorità, ma spesso calpestati dalla logica dell’interesse opportunistico.
Su una porzione di quest’area oggi l’AIW ha invece ottenuto la salvaguardia in modo concreto e condiviso.
Quella di cui stiamo parlando è l’Area Wilderness Eugenio Niccolini, designata mediante un Contratto di Tutela Spontanea, sottoscritto lo scorso 14 aprile dalla Marchesa Ludovica Susanna di Sant’Eligio Lucifero, su proposta e sotto l’egida dell’Associazione Italiana per la Wilderness.
La nuova Area Wilderness toscana si identifica nella nota “Tenuta delle Rocchette” e comprende la parte meridionale ed orientale del promontorio di Punta Ala per circa 135 ettari, suddivisi in 7 Settori, che dalle pendici orientali di Poggio Peroni (349 m slm) degrada fino al mare.
E’ questa la seconda Area Wilderness designata nella Regione Toscana e la 79° in Italia; ma anche la prima a difesa di un tratto di litorale rimasto così integro e selvaggio.
Con il succitato Contratto di Tutela Spontanea, la Proprietaria si è formalmente impegnata, garante l’AIW, ad assicurarne la conservazione. L’Area Wilderness infatti «non sarà sottoposta a modifiche morfologiche o speculazioni urbanistiche di sorta, salvo quelle funzionali alla gestione della Tenuta. La viabilità esistente non sarà soggetta ad opere migliorative e la sua manutenzione limitata allo stretto indispensabile. Sarà inoltre inibito il libero transito.»
Della sua totalità sottoposta al suddetto impegno di tutela, per ognuno dei Settori che la costituiscono, sono state altresì designate delle Zone di Tutela Ambientale Interne, per un totale di circa 112 ettari, dove la vegetazione cespugliosa e/o boschiva sarà lasciata al suo libero sviluppo, impedendo il taglio del soprassuolo forestale (fatta salva l’eventualità di fattori naturali negativi o che siano richiesti e/o imposti da superiori pubbliche autorità).
In pratica, una forma di salvaguardia e conservazione, non imposto, ma che la stessa Proprietà condivide, nella consapevole necessità di salvaguardare un patrimonio che moralmente appartiene a tutta la collettività. Una linea politica che è alla base delle Aree Wilderness, così come l’AIW le ha adattate alla situazione fondiaria italiana, dopo aver importato la Grande Idea dall’America, dove vincoli similari sono così intesi quando vengono a riguardare proprietà private.
L’ambiente di questa nuova Area Wilderness toscana è caratterizzato da una vegetazione dell’ecosistema mediterraneo costiero e collinare, composto da un forteto cespugliato e da boschi di Leccio, assai scarni sui versanti esposti ai venti sciroccali; zona boschiva peraltro abitata da specie di fauna e di flora tipiche ed anche rare. Si tratta ad esempio della stazione italiana più settentrionale della Palma Nana (Chamaerops humilis).
La Tenuta delle Rocchette un tempo appartenne al Marchese Eugenio Niccolini di Camugliano e Ponsacco, Senatore del Regno che agli inizi del secolo scorso si fece notare per i suoi impegni, anche politici, nel predisporre leggi a tutela delle acque e foreste e per la stesura della prima legge sulla caccia. Noto scrittore, apprezzato per i suoi libri di racconti di caccia e sublimi descrizioni emotive dell’antica Maremma, Eugenio Niccolini fu tra i primi collaboratori della neo nata rivista di attività venatorie Diana.
Il Marchese Niccolini (1853-1939) era il bisnonno dell’attuale proprietaria dei luoghi, la Marchesa Ludovica Susanna di Sant’Eligio in Lucifero e, su sua proposta, l’Associazione Italiana per la Wilderness, ha deciso di dedicare la neonata area Wilderness al Marchese Niccolini, quale viva memoria storica, con la seguente motivazione:
“Alla memoria del Marchese Eugenio Niccolini, che questi terreni possedette, amò e frequentò durante alcune delle sue “giornate di caccia”, quale apprezzamento dell’amore che seppe esprimere nei sui scritti su un’antica Maremma ormai quasi del tutto sparita, affinché almeno questi angoli della sua terra restino per sempre quali egli li conobbe.”
Eugenio Niccolini è stato effettivamente il più grande estimatore, amante e cantore dell’antica Maremma; che magistralmente seppe descrivere con narrazioni coinvolgenti (ed oggi triste reminiscenza di ciò che quasi non esiste più!) nel suo notissimo libro Giornate di caccia.
L’Area Wilderness Eugenio Niccolini rappresenta pertanto un meritato riconoscimento al grande gentiluomo che seppe amare come pochi la sua Maremma, e che come pochi la seppe descrivere, così come l’Area Wilderness Marchese Innocenzo Patrizi, uno dei fondatori del WWF italiano, designata l’11 maggio 2021 a Castel Giuliano, nella maremma laziale, dalla Marchesa Maria Luisa Patrizi Montoro.
L’Associazione Wilderness, che ebbe tra i fondatori del proprio movimento conservazionista, Aldo Leopold, il più noto cacciatore conservazionista ed ecologo di livello mondiale, è orgogliosa di questo successo che onora l’intero mondo ambientalista e venatorio.
Murialdo, 7 Maggio 2022 Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
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