Trentino – Hanno ucciso l’orsa Kj1

In Trentino hanno ucciso l’orsa Kj1, ed hanno fatto la cosa giusta. La cosa giusta che tutte le nazioni del mondo con popolazioni di orsi fanno quando un individuo si rende pericoloso per l’incolumità della gente. In Italia hanno invece strillato tutti allo scandalo, compreso il Ministro dell’Ambiente, che notoriamente di orsi non conosce e non sa nulla, ma che si permette di dire, facendo il verso alla Brambilla, nota animalista (anche lei non certo competente di orsi e dei problemi che questi animali possono creare), che «sopprimerli non è la soluzione». Eppure almeno al Ministro Picchetto Fratin sarebbe bastato fare una telefonata al suo omologo statunitense o canadese o anche solo finlandese, norvegese, svedese, rumeno o anche russo, per capire per quale motivo di fronte ad orsi che danno segni di pericolosità rivelando la loro non paura dell’uomo, quindi, in plausibile grado di ripetere le aggressioni, fino al rischio di divenire letali, come nel caso di Andrea Papi e di tanti altri cittadini nel resto del mondo, altra soluzione non esiste che la loro eliminazione. Ma siamo in Italia, dove tutti parlano di tutto, compresi i giornalisti, spesso disinformati dei problemi che sono chiamati ad affrontare ma subito pronti a cavalcare l’onda della notizia più consona alla linea politica del loro giornale, e quindi a reiterare la disinformazione per il pubblico. Prendiamo l’ultimo esempio del solito Mario Tozzi, il tuttologo dell’ambiente che scrive su La Stampa. In una paginata intera sull’argomento (31 luglio) senza mai dire come lui avrebbe risolto il problema, né aver citato il drammatico caso del povero Andrea Papi ucciso da un orso lo scorso anno, scrive, tra le tante cose: «C’erano comunque soluzioni alternative alla pena capitale? Certamente, a iniziare dalla deportazione degli individui “problematici” in altre zone disposte ad accoglierli, o la sterilizzazione, non certo la prigionia in gabbioni angusti e improbabili che portano solo alla follia e alla morte». E poi ancora: «Se è vero (come testimoniato anche da Mare Bekoff e Jane Goodall) l’uccisione di un animale colpevole di comportamenti come tale e giudicato dai sapiens con i loro parametri non ha alcun senso, meno di quanto ne abbai la condanna a morte di un uomo che si sia macchiato di orrendi reati». Bene, commentando il primo pezzo: 1. Deportare gli individui significa spostare semplicemente altrove il problema, per cui anziché aggredire turisti in Trentino l’orsa li avrebbe aggrediti in Piemonte; 2. La sterilizzazione non avrebbe risolto il problema della sua aggressività, perché avrebbe solamente impedito sua riproduzione, ma sempre aggressiva vero l’uomo l’orsa sarebbe rimasta – ma non solo, presumibilmente nessuno Stato o Regione al mondo avrebbe accettato di importarsi orsi notoriamente resosi aggressivi verso l’uomo; 3. Quindi, proprio per impedire che si debba giungere anche per gli orsi aggressivi ad un imprigionamento immorale e affatto compassionevole da fine pena mai, la soluzione più umanitaria e compassionevole, resta il loro abbattimento. E veniamo al secondo pezzo: Il ragionamento delle due note animaliste è insensato, in quanto non porta alla risoluzione del problema, e proprio la condanna a morte diviene “sensata” per le ragioni suddette. Ecco perché nonostante gli strilli animalisti e le critiche del Ministro dell’Ambiente, al di là delle idee politiche del Presidente della Provincia di Trento, la sua scelta è stata semplicemente pratica e saggia come pratiche e sagge sono le scelte tecniche per fatti similari che ogni anno avvengono nel Nord America e nell’Est e Nord Europa, dove ben prima dell’Italia hanno dovuto affrontare questi problemi. E se una critica va fatta per quanto sta succedendo in Trentino, essa va rivolta a chi con scarsa saggezza ha voluto ripopolare le Alpi trentine con orsi di provenienza slovena notoriamente di indole aggressiva. Ma questo nessun giornale lo vuole scrivere… perché è politicamente scorretto farlo! Eppure essere saggi è sempre stato ritenuto educativo…

P.S. Che i tre cuccioli dell’orsa Kj1 rischino di morire è tutto da vedere, visto che esistono studi e fatti acclarati che quasi sempre hanno dimostrano il contrario. Caso mai il vero rischio è che diventino preda dei lupi: ma anche questo è un tabù che non va detto! 

 

Murialdo, 31 Luglio 2024                                                Franco Zunino

                                                                                   Segretario Generale AIW