Ecco l’effetto dei super-poteri posseduti dagli “esperti”, italiani e canadesi: dopo solo meno di venti giorni di cattività durante i quali lo hanno alimentato con «cibo sano ed il personale del Parco ha cercato di dissuaderlo dal pensiero dei rifiuti dei cassonetti», Juan Carrito sarà riportato in montagna. Ovverosia, gli hanno insegnato a tornare a mangiare solo i “frutti di bosco”; quei frutti che i sudetti esperti (specie gli italiani!) pretenderebbero che TUTTI gli orsi marsicani rimasti dovrebbero ritornare ad imparare a cibarsi, anziché andare alla ricerca di pecore, mais e carote, nonché conigliere e pollai, per non dire dei cassonetti dell’immondizia dei paesi abruzzesi, l’orso Juan Carrito (che non ha mai saputo di portare questo nome!) avrebbe già imparato a cambiare alimentazione: potere di un lavaggio del cervello che gli avrebbe eliminato la fissazione inculcatagli dalla madre Amarena (anche lei battezzata a sua insaputa!), e nei prossimi giorni sarà quindi riportato nel suo “Yellowstone” sognato da detti esperti (anche se, ovunque lo portino, il loro Yellowstone sempre prossimo a Roccaraso sarà!). Dicono i media, che se si ostinerà a tornare a cercare i cassonetti, le autorità (sic!) avrebbero deciso di ricatturalo e chiuderlo per sempre in un recinto. Previsione di esperto di orsi in natura: probabilmente è proprio questo quello che succederà. E allora, un consiglio non richiesto ed una preghiera: che non lo vadano a chiudere nei recinti di Palena o di Campoli appennino, dove vivono orsi di altre sottospecie extra italiane, perché farebbero certamente felici i turisti (e gli amministratori comunali di quei paesi!), ma aggiungerebbero problema a problema, in quanto gli eventuali figli che dovessero nascere da inopportuni accoppiamenti sarebbero dei “bastardi” di cui non si saprebbe poi cosa fare. Lo portassero invece nel recinto di Villavallelonga (paese che se non altro di turismo ha vera necessità!), in attesa che qualche altro orso problematico gli vada magari a fare compagnia. Perché questa è cosa molto probabile, visto il proliferare di questi osi “problematici e confidenti”; e se fosse una femmina, se non altro avremmo altri esemplari della sottospecie marsicana. Poi ci sarà il problema di come inserirli in natura, ma almeno ci sarà qualche orso marsicano in più. Poi si vedrà!
Murialdo, 24 Marzo 2022
Franco Zunino
Segretario Generale AIW
(primo studioso sul campo dell’Orso marsicano)
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