Un libro del Presidente dell’AIW, Aldo Giorgio Salvatori. Nelle cui pagine egli affronta con cognizione l’argomento della caccia (analizzandola però da un punto di vista conservazionistico) e del suo rapporto con la società moderna. Partendo dall’archetipo dell’uomo predatore l’autore approfondisce l’ancestrale rapporto con il lupo – ed ecco il perché del titolo -, animale quasi totemico per tanti ma che soprattutto nel mondo della caccia ha le sue origini e non già nell’animalismo metropolitano, oggi preponderante. Da quelle radici egli giunge alla difesa della natura selvaggia (wilderness) alla cui filosofia e ad al suo concetto di conservazione dedica ampie citazioni ed interi capitoli, passando da Aldo Leopold a Franco Zunino. Egli, da conservazionista-cacciatore, spiega magistralmente per quali ragioni la caccia, se esercitata con regole ed etica rigorose, abbia ancora tutti i diritti e necessità sociale di esistere. A chi volesse meglio comprendere la cosiddetta linea ambientalista (controcorrente!) dell’Associazione Wilderness e la filosofia della Wilderness, senza che debba sfogliare le ormai storiche annate dei Documenti Wilderness o del periodico Wilderness/Documenti, si consiglia vivamente la lettura di questo libro (che non va confuso con un trattato sul lupo, sebbene del Lupo si parli non poco): perché nessuno la ha mai saputa prima esporre con tanta chiarezza, e senza la solita prolissità dei “filosofi”.
Del formato di 15×21 cm, il libro è composta da 240 pagine illustrate con fotografie in bianco e nero. È disponibile ad € 20,00 spese di spedizione comprese.
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