ORGANISMO: | Comune di San Biagio Saracinisco; |
LOCALIZZAZIONE: | Comune di SAN BIAGIO SARACINISCO (FR); |
ANNO: | 2007 |
ESTENSIONE: | 85 ettari |
ZONE TUTELA: | 1 Zona di Tutela Ambientale interna di circa 85 ettari (zona ancora da definirsi) |
REFERENTE: | Dott. Germano Tomei - Tel. 338.7339566 |
LINK: |
L’Area si estende a comprendere il Monte Rotolo (di 1115 m slm), scenograficamente l’emergenza certamente più caratteristica di tutti i cosiddetti “Monti Bianchi” (gruppo di monti dell’Appennino Laziale-Molisano nell’alto bacino del Fiume Rapido, poi affluente del Liri-Garigliano), soprattutto se visto da sud-est: un insolito panettone che verosimilmente spiega anche il perché del suo strano toponimo. Il monte è inoltre naturalisticamente importante per la sua formazione geologica, composta da rocce dolomitiche estremamente friabili, che qui in centro Italia è da considerarsi una vera e propria rarità. A causa di questa struttura geologica il monte è inoltre caratterizzato da profonde incisioni erosive sul versante nord, ma anche, e soprattutto, sul versante est nel Vallone dell’Arenara (o dell’Acqua Bianca) di Sant’Elia Fiumerapido, nel quale danno forma a quella che è probabilmente l’unica “fiumara” del centro Italia e quindi di grande valore geologico e morfologico. La vegetazione forestale è costituita da boschi montani a Carpino nero, Orniello e Roverella e da scampoli di faggeta, specie sulle parti elevate e sul versante settentrionale del monte, anche con una rarissima associazione tra Faggio ed Erica multiflora. Tra le specie arbustive degne di nota oltre all’Erica multiflora (Erica multiflora), una delle specie botaniche più rare di questa zona - in quanto appartenente al clima mediterraneo e qui presente per un insolito fenomeno climatico e pedologico -, vanno citate anche il Ramno dalle foglie d’olivo (Rhamnus oleoides) ed il Ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus). Anche se di origini antropica, sul versante nord del monte molto interessante è la foresta di Pino nero d’Austria dovuta a rimboschimenti risalenti alla metà degli anni cinquanta del secolo scorso; rimboschimenti particolarmente riusciti grazie alla presenza del favorevole strato geologico di Dolomie. Essi oggi costituiscono un ottimale habitat per lo Scoiattolo nero (Sciurus vulgaris ssp. meridionalis) e per i suoi predatori d’elezione, quali la Martora e l’Astore, specie faunistiche tutte minacciate di estinzione.
NOTE:
Il nome di quest’Area Wilderness non deriva da alcun toponimo locale, ma è stato bensì appositamente coniato dalla caratteristica delle bianche erosioni di Dolomia che appaiono in alcuni luoghi delle pendici di questi monti, le quali, tra l’altro, danno anche nome alla cima maggiore del gruppo montuoso, posto al di fuori dell’Area Wilderness, il quale è denominato, appunto, “Monte Bianco” proprio per la stessa ragione.
Questo settore dell’Area Wilderness ricade nell’ambito dell’Azienda Faunistico-Venatoria “Il Gallo”.
In particolare l’ampliamento di quest’Area Wilderness al settore del Comune di San Biagio Saracinisco lo si deve all’attivismo ed alla costanza del Presidente dell’AIW, Dott. Germano Tomei che per oltre dieci anni ha portato avanti la proposta di accorpamento all’Area Wilderness dello spettacolare Monte Rotolo, infine ottenuto nel 2007.
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