Zona di Tutela Ambientale
Sughereta di S.Vito – (FOSSO CASANOVA)

La Zona di Tutela Ambientale Fosso Casanova. Le aree limitrofe puntinate sono le altre Zone tutelate, di cui alle relative pagine del sito. La grande area evidenziata che le ingloba è l’Area Wilderness Monti Ausoni, di cui alla relativa pagina del sito.

ORGANISMO:Comune di Monte San biagio
LOCALIZZAZIONE:Comune di Monte San biagio Provincia di (LT)
ANNO:1999
ESTENSIONE:

6,9 Ettari

ZONE TUTELA: 
REFERENTE:Sig. Biagio Di Pinto - Tel. 338.2686646
LINK:www.comune.montesanbiagio.lt.it

Bosco relitto di Quercia da Sughero (Quercus suber) appartenente al complesso forestale della Valle di S. Vito, nei Monti Musoni. La sughereta è considerato un vero e proprio “biotopo” in quanto ritenuto uno degli esempi meglio conservati di bosco planiziale a sclerofille all’interno del bacino mediterraneo. Fa parte della più estesa sughereta d’Italia esclusa la Sardegna, ed è formato da numerosi esemplari di alberi anche ultrasecolari. Così essa viene descritta dai botanici: “Il bosco di S. Vito è probabilmente il più cospicuo relitto delle sugherete laziali, che hanno dominato la regione costiera del Lazio nel recente passato. Imponente, folta, rigogliosa, conserva forse ancora i caratteri integrali di questo tipo di vegetazione”. Il bosco vegeta su suoli alluvionali ed è caratterizzato da un sottobosco con Carpinella (Carpinus orientalis), Erica arborea (Erica arborea) ed altre specie minori.

NOTE:

L’unica manipolazione consentita è la periodica “decorticazione” per lo sfruttamento del sughero. La Zona di Tutela Ambientale fu designata, assieme ad altre quattro Zone similari, con uno stesso atto amministrativo ed unitamente alla limitrofa Area Wilderness Monte Ausoni. Il non accorpamento di queste Zone di demanio comunale all’Area Wilderness, e la loro stessa suddivisione, è conseguente alla presenza di numerose strade che le separano l’un l’altra. La loro designazione (ma soprattutto dell’Area Wilderness) sono dovute all’impegno dell’allora Presidente Provinciale della Federcaccia, nonché Assessore all’Ambiente del Comune di Monte San Biagio, Biagio Di Pinto, che, condividendone la politica ambientalista, accolse la proposta dell’AIW e la caldeggiò nell’ambito del Consiglio comunale; ciò anche al fine di opporsi ad una sempre ventilata proposta di un Parco Regionale.