OKEFENOKEE – COME SI INGRANDISCE UN PARADISO!

L’Okefinokee è, dopo le famose Everglades della Florida, la più vasta zona paludosa rimasta negli interi Stati Uniti d’America (esclusa l’Alaska); una distesa di foreste allagate posta a cavallo tra la Georgia e la Florida. Seppure pesantemente sfruttata dal punto di vista forestale nei primi secoli della colonizzazione americana, dal 1937 la palude è stata abbandonata a sé stessa, dopo che la sua quasi totalità fu acquistata dal governo e trasformata in Rifugio Faunistico. In seguito l’89% del Rifugio (158.000 ettari) è stato anche designato in Area Wilderness, decretandone la sua inviolabilità perpetua. Nonostante ciò, alcuni pezzi marginali della grande palude sono rimasti esterni sia al Rifugio Faunistico sia all’Area Wilderness.
Verso la metà degli anni ‘90 la ditta mineraria Du Pont comprò una parte di queste zone esterne, allo scopo di iniziarne lo sfruttamento del titanio come pigmento sbiancante per una varietà di prodotti casalinghi. Ci fu un movimento ambientalista d’opposizione, e si giunse quindi a trattative prospettando la vendita di alcune parti della proprietà allo Stato della Georgia ed a quello federale. La conclusione è che la compagnia mineraria ha invece, infine, deciso di fare una cosa migliore, cioè di donare 6.400 ettari ad un Conservation Fund (Fondo per la Conservazione di ambienti naturali). Ora, di questi terreni, un terzo verrà annesso al Rifugio Faunistico, il resto istituito in un nuovo Rifugio o comunque Parco od altra area protetta. Nonostante ciò, la zona non può ancora ritenersi del tutto salva, in quanto la Du Pont possedeva solo i diritti minerari, mentre quelli per lo sfruttamento forestale e la caccia sono rimasti di proprietà della ditta boschiva internazionale che aveva ceduto i soli diritti minerari. Sono comunque attualmente in corso trattative per convincere questa ditta a fare un passo simile a quello della Du Pont, o quanto meno ad operare una gestione forestale compatibile con i valori ambientali.