USA – ANCORA UN RIPRISTINO DELLA WILDERNESS

Negli Stati Uniti d’America, le iniziative per il ripristino di stati selvaggi sono ormai sempre più all’ordine del giorno, specie in Aree Wilderness ufficiali seppure in passato assoggettate ad iniziative di sfruttamento che comportarono la realizzazione di opere antropiche di varia natura.
In una delle ultime Aree Wilderness designate dal Congresso (nel 2000), la Steens Mountain Wilderness Area di 65.253 ettari, nello Stato dell’Oregon, per la prima volta la legge ha previsto il divieto di pascolo. Ciò ha immediatamente reso obsolete circa 80 Km di recinzioni con filo spinato che erano state erette per suddividere i vari lotti di zone a pascolo per il controllo del bestiame. Nel 2003, grazie ad una stretta collaborazione tra un’organizzazione di volontari per la Wilderness, alcune associazioni ambientaliste e l’organismo pubblico addetto alla gestione dell’Area, si è dato inizio allo smantellamento di queste recinzioni, superando non poche difficoltà essendo proibito l’accesso ai mezzi motorizzati e pericoloso manipolare il filo spinato per ammassarlo in rotoli. In pratica i volontari hanno provveduto a smantellare pezzo a pezzo le recinzioni eliminando le palificazioni e raccogliendo il filo spinato arrotolandolo su degli speciali supporti appositamente attrezzati con una specie di verricello manuale, il tutto da portare poi a spalla senza alcun pericolo fino ai luoghi da dove essi erano trasportati fuori dall’Area Wilderness mediante muli e cavalli. Con questi attrezzi ogni gruppo di volontari riusciva ad asportare circa 1,5 Km di filo spinato al giorno. L’opera di ripristino dei pascoli ha quindi permesso all’Area Wilderness di assumere la sua antica unitarietà territoriale.