AREA WILDERNESS
S. MARIA DEGLI ANGELI

L’Area Wilderness Santa Maria degli Angeli, evidenziata in rosso. Evidenziata in verde la limitrofa Area Wilderness Baia e Latina.

ORGANISMO:Comune di Baia e Latina
LOCALIZZAZIONE:

Comune di BAIA E LATINA (Caserta)

ANNO:2012
ESTENSIONE:210 ettari 
ZONE TUTELA: 
REFERENTE: 
LINK: 

L’Area Wilderness si estende sulle pendici nord-occidentali del vulcano spento di Roccamonfina, dove queste si incontrano con quelle del limitrofo complesso del Monte Camino. Qui, a dividere i due complessi morfologici, si incunea il Rio di Cucuruzzo, affluente del Fiume Garigliano. Questo ruscello ha scavato un’incassata forra rimasta assolutamente inalterata da opere stradali ed urbanistiche e di difficile percorrimento per la sua aspra morfologia, che dal versante dell’antico vulcano precipita con una lunga balconata di depositi lavici, dove un copioso ruscello vi scorre tutto l’anno formando, specie lungo il corso dei suoi affluenti laterali, decine di spettacolari cascate, alcune delle quali alte anche decine di metri. Una lussureggiante vegetazione ne riveste le rive, favorita dalla ricchezza delle acque che scaturiscono in tutto il bacino. In particolare lungo il corso d’acqua cortine d’alberi anche centenari di ontani e pioppi neri, ma anche di altre specie ripariali minori, conferiscono al luogo un aspetto estremamente integro e selvaggio, dove la difficoltà di accesso ha permesso la conservazione di antichi boschi raramente assoggettati al taglio. Alla grande varietà di specie vegetazionali si aggiunge anche quella di specie faunistiche, come la prima ancora largamente sconosciute e da inventariare. Certamente presente è una nutrita presenza di anfibi di varie specie, tra i quali una ricca popolazione di Rana verde minore (Rana esculenta). Anche nelle acque del rio si riscontra la presenza di varie specie di pesci, tra i quali va segnalata la risalita di Anguille. Numerose sono anche le specie di rettili, tra le quali la Biscia d’acqua (Natrix natrix) che qui, forse per motivi ambientali particolarmente favorevoli, è presente con individui capaci di giungere a dimensioni incredibili: nel 2009 ne fu ucciso uno di ben circa 3,50 metri di lunghezza, con un diametro di circa 10 cm!. Tra i mammiferi più interessanti si segnala l’Istrice, nonché una colonia di decine di esemplari di Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum). Purtroppo, presente è anche la Nutria, che occasionalmente vi risale dal Fiume Garigliano.


NOTE:

L’Area Wilderness si deve al filantropico gesto di Luigi Telaro, dell’Agriturismo “La Starza” e della ditta “Vini Telaro” di Galluccio (Caserta), Consigliere provinciale di Slow Food, convinto ambientalista e cacciatore, amante e protettore delle bellezze naturalistiche e culturali del suo paese, ma anche all’impegno del Socio AIW Felice Tomeo, che da anni ne auspica la protezione e che più di ogni altro ne ha esplorato il corso, inventariando le decine di cascate che lo caratterizzano. Per il suo valore ambientale, quest’Area Wilderness, come la limitrofa Zona di Tutela Ambientale Stagno della Ripa Bianca, ha voluto essere un contributo dell’Azienda Agrituristica “La Starza” all’Anno Internazionale della Biodiversità indetto dall’ONU per il 2010, ed è stata dedicata dal proprietario a Rosario Telaro (capostipite dei Telaro) che ha contribuito alla conservazione del sito, intervenendo anche quando un assestamento idrogeologico dell’area causò lesioni del suolo che rischiavano di compromettere la tenuta del bacino, con gravi conseguenze sull’habitat.