ORGANISMO: | Ex Azienda Regionale delle Foreste, oggi Veneto Agricoltura; - |
LOCALIZZAZIONE: | Comune di PERAROLO DI CADORE (Belluno); |
ANNO: | 1994 |
ESTENSIONE: | 3340 ettari |
ZONE TUTELA: | 6 Zone di Tutela Ambientale interne per un totale di 3.040 ettari |
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Ubicata nelle Alpi orientali, l’Area comprende quasi per intero quella che può considerarsi la più selvaggia e “chiusa” valle di tutto il bacino del Fiume Piave. Geologicamente appartenente alla zona dolomitica, nella regione del Cadore, la valle è estremamente aspra e quasi inaccessibile, superando un dislivello di circa 2000 m tra il suo sbocco nel Fiume Piave e le cime maggiori dello spartiacque, nel gruppo del M. Duranno (2700 m slm). In effetti, l’aspetto più appariscente di quest’Area è la sua spettacolare bellezza scenografica. Scarsamente forestata nella parte interna, dove la presenza di infiniti balzi di rupi e declivi di estrema pendenza impediscono la formazione di veri e propri boschi, favorendo invece distese di Pino mugo, le dorsali esterne della valle abbondano di fitte foreste di Larice, Abete rosso e Abete bianco, Faggio, Pino nero e Pino silvestre, Betulla, Acero di monte, Ontano verde, Carpino nero, Tasso, Frassino e Maggiociondolo. Suddivisa in tanti valloni minori, la valle è caratterizzata da torrenti impetuosi, cascate ed abbondanza d’acqua in genere, la quale favorisce una grande ricchezza di fauna e di flora dolomitica (di questa sono presenti quasi tutte le associazioni vegetali). Tra le specie botaniche meritano una segnalazione: Rododendro pontico (Rhododendron ponticum), Giglio giallo (Hemerocallis flava), Scarpetta di Venere (Cypripedium calceolis), Papavero alpino (Papaver rhaeticum), Campanula dei ghiaioni (Campanula cochlearifolia), Primula orecchia d’orso (Primula auricola), Primula tirolese (Primula tyrolensis), Campanula di Moretti (Campanula morettiana), Cinquefoglie delle Dolomiti (Potentilla nitida), Stella alpina (Leontopodium alpinum) e l’endemico Arenaria di Hutter (Arenaria hutteri). Faunisticamente sono comunemente presenti: Cervo, Capriolo e Camoscio, Gallo forcello, Francolino di monte, Pernice bianca, Coturnice, Lepre variabile, Ermellino, Martora, Aquila reale, Astore, Civetta nana, Picchio tridattilo, Arvicola delle nevi; mentre, tra le specie più rare: Stambecco, Marmotta, Gallo cedrone, Picchio nero, Gufo reale e Civetta capogrosso. Segnalazioni di Lince ed Orso bruno sono inoltre state effettuate in località subito esterne alla valle, mentre, purtroppo, vi è stato introdotto il Muflone. In un luogo della valle sono anche state scoperte delle impronte di Dinosauro; si tratterebbe di una specie dei Prosauropodi, erbivoro e di modeste dimensioni. | |
NOTE: L’Area Wilderness fu inizialmente designata solo su tre settori appartenenti al demanio della Regione Veneto, per un totale di 1.025 ettari costituiti in bandita di caccia; subito dopo essa fu ampliata al demanio appartenente al Comune di Perarolo di Cadore.
IN QUANTO DESIGNATA IN PARTE DALLA EX AZIENDA REGIONALE PER LE FORESTE DEL VENETO (OGGI VENETO AGRICOLTURA) ED IN PARTE DAL COMUNE DI PERAROLO DI CADORE, DATI, DESCRIZIONI, NOTIZIE E PARTICOLARI RIFERITI AD OGNI SINGOLO SETTORE ED ORGANISMO DESIGNATORIO DELL’AREA WILDERNESS SONO RIPORTATI E POSSONO ESSERE VISIONATI NELLE PAGINE DELL'ADDENDA ALLE AREE WILDERNESS, ALLE VOCI: Settore VALMONTINA-CIMA DEI PRETI; Settore PICCO DI RODA-SASSO DI MEZZO. |
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