Rieccola la tutela ed i vincoli “pelosi” proposti dai politici, che della conservazione vera dell’ambiente e delle bellezze naturali non importa più di tanto, ed anzi credono di poter usare le parole per risolvere ogni problema, spesso solo cambiando nome alle cose; in questo caso imbambolando Comuni e cittadini sul fatto che non ci saranno vincoli, ed anzi sarà solo attrazione turistica (per far fare soldi a pochi, mentre i vincoli danneggeranno tanti!). E’ ripartita la campagna per riuscire a far riconoscere “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO le cosiddette Alpi del Mare, tra Francia, Piemonte e Liguria (Cuneo ed Imperia). La Regione Liguria ha già stanziato 35.000 Euro solo per sostenerne la candidatura. Poi succederà come nelle Langhe dove i contadini ingannati con lo stesso metodo, ora non possono più uscire dalla trappola in cui li hanno infilati col riconoscimento di “Patrimonio dell’UNESCO”! Stiano attenti i Comuni ed i proprietari di terreni dei 79 Comuni (28 in Italia) per un totale di 268.500 ettari e che dovrebbe definirsi “Alpi del Mediterraneo” (il che dimostra la scarsa fantasia dei politici, visto che sarebbe molto più bello “Alpi del Mare” come si definivano un tempo! Ma non si può pretendere che i politici abbiano anche fantasia poetica?). Un’area protetta che non sarà mai veramente protetta, ma che arrecherà danni infiniti ai proprietari dei terreni e agli stessi Comuni. Meglio sarebbe sottoporre a VERI vincoli ambientali le piccole parti di questa regione che veramente lo meritano (montagne, boschi e forre e valloni), lasciando perdere tutto il resto…. Se non fosse che si spera di poter così godere di lauti finanziamenti da Europa ed UNESCO, che però non finiranno MAI nelle tasche dei cittadini che subiranno i vincoli. Perché, i politici non lo dicono, ma il riconoscimento di Patrimonio UNESCO presuppone tutta una serie di vincoli, quasi sempre inutili per la salvaguardia dei luoghi che lo meriterebbero, ma molto vessatori per chi li subisce (tipo, modifiche a caseggiati o metodi di coltivazione), e senza un minimo di rimborso o contributi pubblici alle spese per rispettare le regole che vi saranno stabilite. Come abbiamo già avuto modo di scrivere in altre occasione, mica fessi gli americani che hanno acconsentito ad inserire in questa rete mondiale di aree protette SOLO aree già protette!
Murialdo, 20 Gennaio 2019 Franco Zunino
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