Ampliata l’Area Wilderness e designata una nuova Area

 

Il 29 luglio scorso il Comune di Auletta (Salerno) ha deliberato, con una decisione all’unanimità del Consiglio comunale, la designazione in Area Wilderness di due tratti di sua competenza amministrativa di uno dei fiumi più belli, più selvaggi e di maggiore valore di biodiversità del Sud Italia: il Fiume Tanàgro, affluente del Fiume Bianco e quindi del più ampio Sele, lungo i quali sopravvive una delle ultime popolazioni originarie di Lontra (uno dei mammiferi più rari d’Italia).

 

Le due Aree Wilderness sono divise dallo storico Ponte di Auletta dove transitarono le truppe garibaldine durante la loro avanzata verso nord. E proprio ad Auletta è sepolto uno dei garibaldini, morto a causa delle ferite ricevute in precedenti battaglie. Questo fatto, ricordato in questa evenienza, trasforma la designazione delle Aree Wilderness quasi in un omaggio del Comune di Auletta al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, benché esse siano state formalmente dedicate al “2010 Anno Internazionale della Biodiversità” indetto dall’ONU.

 

Il primo abbozzo delle due Aree Wilderness fu privatamente costituito dalla stessa Associazione Italiana per la Wilderness nel 2007, quando il benemerito naturalista salernitano Achille Cristiani volle donare all’associazione un suo terreno di ambiente naturale posto proprio sulla riva nord di questo fiume; donazione poi, nel 2009, seguita da quella di un altro naturalista, Italo Romano, anch’egli di Salerno, portando l’estensione totale di quel primo nucleo protetto a 2.712 metri quadrati. Un inizio simbolico, ma al quale ha infine fatto seguito la decisione di oggi del Comune di Auletta, che con la sua deliberazione ha portato quest’Area Wilderness ad un totale di 90 ettari, per una lunghezza fluviale di circa 5 chilometri,estesa in gran parte su entrambe le sponde e in parte sulla sola riva destra del fiume, comprendente il nucleo iniziale di Area Wilderness designata sulla proprietà terriera dell’AIW, ora da considerarsi Zona di Tutela Ambientale interna; nonché alla designazione di una seconda Area Wilderness (Fiume Tanàgro Est) di 60 ettari su di una lunghezza fluviale di 2,5 km, estesa in parte su entrambe le sponde e in gran parte sulla sola riva destra del fiume, fino al ponte delle famose grotte di Pertosa ed a comprendere anche una suggestiva pendice collinare che lo affianca. Quest’ultima Area Wilderness sarà elencata al 59° posto nel Sistema delle Aree Wilderness Italiane.

 

Come si è già detto, il grande valore ambientale di questo fiume ed oggi delle Aree Wilderness, ma anche della Riserva Naturale Regionale Foce Sele-Tanagro nella quale ricadono in gran parte le due Aree, è dato dal fatto di preservare l’habitat selvaggio di una delle poche popolazioni autoctone di Lontra. In realtà, lungo il fiume, sulle sue sponde e nello stesso ampio alveo, vivono numerose altre specie di animali, ed in particolare uccelli e pesci. La bellezza selvaggia di questo fiume, tra l’altro ben noto ai pescatori di tutta Italia per la purezza e la pescosità delle sue acque, è dovuta proprio all’ampiezza del suo alveo, dove le acque ad ogni piena scavano e rimodellano le rive, creano e disfano isole ed isolotti, ricchi di vegetazione, con cortine di boschi ripariali di eccezionale bellezza, anche con alberi di pioppi, ontani e salici di notevoli dimensioni. Le due Aree Wilderness si estendono inoltre su alcuni tratti delle rive, dove esistono boschi di roverella, carpini neri ed altre specie, i quali formano un corpo unico con l’ambiente fluviale.

 

Nell’Area Wilderness Fiume Tanàgro, il Comune di Auletta ha anche vincolato in forma integrale un tratto di alcuni ettari di proprietà dello stesso comune, che, designato in Zona di Tutela Ambientale, sarà dato in gestione diretta all’Associazione Wilderness e dedicato al compianto ex Sindaco Onofrio Carmine Gaggiano “per il suo impegno sempre profuso verso l’ambiente ed i problemi ecologici del suo Paese”.
8 gennaio 2011

FIUME TANÀGRO

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8 gennaio 2011

DIO SALVI L’ORSO DA CHI DICE DI AMARLO!

Ancora un appello in difesa dell’Orso marsicano da parte di chi quest’animale per primo studiò in modo “scientifico” oltre quarant’anni or sono, ed una critica, anch’essa ennesima, alla continua inerzia delle autorità tutte. ENNESIMA ANALISI DEL PROBLEMA Qualche anno fa ricevetti una lettera da una persona che si diceva un amico dell’orso, una persona (Marco Novelli) che poi finii per stimare per il suo impegno in difesa di questo animale, tanto più essendo egli originario di uno dei paesi del Parco. In quella lettera stavano però racchiusi tutti i problemi del perché l’Orso marsicano sia sempre più a rischio di […]
8 gennaio 2011

LA SAGGEZZA DI “LILLINO”

Dalla lettura di un articolo di Gerardo “Lillino” Finamore, già Guardiaparco del Parco Nazionale d’Abruzzo ed inventore dell’omonimo recinto che difende i campi coltivati dall’invadenza di animali selvatici e domestici riservandoli invece al solo Orso bruno marsicano, riflessioni per una gestione più responsabile dei nostri Parchi Nazionali ed in particolare di quello d’Abruzzo. Lessi con molto interesse l’articolo dell’ex guardiaparco Finamore pubblicato in Wilderness/Documenti N. 1 del 2007. L’ex guardiaparco Lillino è davvero una persona saggia; è questa la prima impressione che ho avuto. Se a persone così fosse sempre data l’opportunità di mettere a frutto la propria esperienza le […]
1 gennaio 2011

Addenda – Area Wilderness
Burrone di Lodisio (PROPRIETÀ SCHENARDO)