Una discutibile biodiversità”

 

 

Non è la prima volta che la Legambiente, in quanto associazione ambientalista strettamente legata alla politica e più interessata ai problemi della salute pubblica che non all’ambiente naturale, si schiera a favore delle energie alternative “ad ogni costo”, anche a quello di danneggiare scenari naturali di estrema bellezza. L’ultimo (o forse solo uno dei tanti!) caso ci viene dalla Basilicata, dove l’Associazione OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) ha emesso il seguente comunicato:

 
«Fa davvero riflettere l’ultima sortita dell’associazione ambientalista Legambiente che – dopo corsi e ricorsi contro la conversione a biomassa della Centrale Enel del Mercure – trova ora, proprio in Enel, il partner ideale per un progetto a favore della conservazione biologica degli habitat delle aree protette, con l’iniziativa Countdown 2010 Save Biodiversity della IUCN (The World Conservation Union).

 
«Alla Legambiente, certamente, non sfugge che le 350.000 tonnellate all’anno di biomassa cippata per la Centrale del Mercure sono in realtà la svendita delle foreste del Pollino, anch’esse contenitore di biodiversità e quindi a rischio estinzione. Una svendita evidente – come l’acqua torbida al sole – dopo le recenti notizie di un progetto di alcuni comuni ricadenti nel Parco Nazionale del Pollino, come quelli di San Lorenzo Bellizzi, San Donato Ninea e in precedenza di Orsomarso, di concedere in gestione ad una società del Nord i boschi demaniali per un periodo di 10 anni – a loro dire – in modo “eco-sostenibile”, in nome di un Protocollo di Kyoto ormai sbandierato come una sorta di “certificazione del si può fare”.

 
«Peccato, davvero, che un’associazione importante come la Legambiente si limiti all’azione della conservazione delle farfalle e dei cervi (azione comunque importante per la fauna), dimenticando però in maniera clamorosa che l’iniziativa Countdown 2010 prevede azioni contro la deforestazione delle aree protette, come ci ricorda lo studio “The Global ecological forest classification and forest protected area gap analysis”, il quale prevede una mappa mondiale delle foreste a rischio e valuta la loro sensibilità per eco-regioni, prevedendo azioni urgenti di salvaguardia e non certamente di svendita e conseguente deforestazione per usi produttivi. Questo studio è stato promosso grazie ad una stretta sinergia tra UNEP-WCMC, WWF, WRI ed Institute of Forest and Environmental Policy.

 
«La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – torna a ribadire che i territori delle aree protette e i loro habitat, nel caso specifico del Pollino e della Val d’Agri, non possono subire gestioni privatistiche, in particolar modo i suoli forestali che si intende destinare a combustibile per alimentare centrali a biomasse, così come invece sta accadendo alle foreste del Parco Nazionale del Pollino, dove proprio l’Enel continua a sostenere un uso strumentale della biodiversità dimenticata, a quanto pare, anche dai vertici di Legambiente, che da un lato fanno ricorso ai Tar contro l’entrata in funzione della centrale Enel del Mercure e dall’altro stringono patti con chi oggi intende sfruttare il patrimonio naturale dei parchi.»

19 agosto 2010

“ENEL E LEGAMBIENTE:

Una discutibile biodiversità”     Non è la prima volta che la Legambiente, in quanto associazione ambientalista strettamente legata alla politica e più interessata ai problemi della salute pubblica che non all’ambiente naturale, si schiera a favore delle energie alternative “ad ogni costo”, anche a quello di danneggiare scenari naturali di estrema bellezza. L’ultimo (o forse solo uno dei tanti!) caso ci viene dalla Basilicata, dove l’Associazione OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) ha emesso il seguente comunicato:   «Fa davvero riflettere l’ultima sortita dell’associazione ambientalista Legambiente che – dopo corsi e ricorsi contro la conversione a biomassa della Centrale Enel del […]
19 agosto 2010

REGIONI E “LINEE GUIDA”

La prova provata che le aree protette, protette non sono affatto! Sempre più si parla di “linee guida” per i progetti di centrali eoliche e fotovoltaiche. Una buona cosa, se non altro per cercare di disciplinare un fenomeno sempre più in crescita con gravi rischi per l’ambiente ed il paesaggio, a di là del tanto decantato “ecologismo” di questi progetti (distruggono il Pianeta con la scusa di preservarne il suo status, nel senso di preservarlo dal surriscaldamento – che caso mai ne modificherà i parametri di vita, ma non l’aspetto o la funzione ambientale!). Il problema è che le “linee […]
19 agosto 2010

PARCO NAZIONALE DELLA SILA

Il CAI e l’addomesticamento dei sentieri Che il CAI si occupi della sentieristica è cosa nota. Sta nel suo statuto, volto alla valorizzazione e conoscenza della montagna. Ma che si punti ad un addomesticamento vero e proprio della montagna ci sembra una cosa un po’ esagerata. Un conto sono i sentieri (ci sono sempre stati, li tracciano anche gli animali), ma che si trasformino questi sentieri in quasi vere e proprie strade o stradelle, beh, forse è un po’ troppo! Forse non è proprio quello che si auspica per dei sentieri che attraversano aree protette. Eppure, se si legge quanto […]
19 agosto 2010

IL DISASTRO DEL GOLFO DEL MESSICO

Una riflessione sul nucleare Con meraviglia di tanti, sui fatti del Golfo del Messico, ovvero sulla disastrosa fuoriuscita di petrolio a causa dell’esplosione di una piattaforma di estrazione, Greenpeace, la voce più autorevole dell’ambientalismo ecologista mondiale, non si è sentita o quasi. Per quale ragione? Ci si sarebbe aspettati la solito carnevalesca manifestazione, del tipo, almeno, di un assalto a qualche petroliera o l’occupazione di una piattaforma (come già avvenne in passato). Invece nulla! Che sia stato per il fatto che il più grande disastro ambientale della storia mondiale si sta rivelando agli occhi di tanti la prova, come anche […]