Era un lago naturale, formatosi qualche anno fa a causa di uno sbarramento creatosi naturalmente durante un’eccezionale alluvione lungo la Fiumara Bonamico; anziché apprezzarlo come una reliquia per il suo valore climatologico ed idrico, fu subito visto come una risorsa turistica, e quindi adattato alla bisogna: spiaggetta, il solito rifugio, un ponticello, sentieri circumlacuali e, chissà ancora quanto altro se il lago anziché 35 anni fosse durato a lungo. Invece la natura che lo aveva creato, ha pensato bene di farlo sparire mediante gli apporti di materiale ad ogni nuova alluvione. In molti si sono giustamente dispiaciuti per la sparizione del Lago Costantino, ma forse è stato meglio così visto il processo inarrestabile di sfruttamento turistico cui era stato avviato e del quale resteranno tracce per sempre in un luogo prima assolutamente selvaggio e meritevole di restare tale. Le bellezze naturali non dovrebbero mai essere trasformate in luoghi per visite fisico-ricreative, ma solo apprezzate per la loro bellezza. Per frenare questo fenomeno in America “inventarono” la legge per la Wilderness, e gli amanti della bellezza esultarono ed esultano tutt’oggi, mentre molti altri, autorità dei Parchi comprese, protestarono per la perdita di potere e per la perdita di potenzialità turistiche!

19 agosto 2010

ASPROMONTE: E’ sparito il Lago Costantino

Era un lago naturale, formatosi qualche anno fa a causa di uno sbarramento creatosi naturalmente durante un’eccezionale alluvione lungo la Fiumara Bonamico; anziché apprezzarlo come una reliquia per il suo valore climatologico ed idrico, fu subito visto come una risorsa turistica, e quindi adattato alla bisogna: spiaggetta, il solito rifugio, un ponticello, sentieri circumlacuali e, chissà ancora quanto altro se il lago anziché 35 anni fosse durato a lungo. Invece la natura che lo aveva creato, ha pensato bene di farlo sparire mediante gli apporti di materiale ad ogni nuova alluvione. In molti si sono giustamente dispiaciuti per la sparizione […]
19 agosto 2010

SCANDALO IN ABRUZZO: Il Parco ha organizzato Corsi per cacciatori!

Le Associazioni Altura, Animalisti Italiani, LAV, LIPU Abruzzo, Mountain Wilderness, il Nibbio, Pro Natura e WWF lo scorso maggio hanno stigmatizzato l’iniziativa dell’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo di tenere un “Corso per la gestione delle popolazioni di cervo e capriolo in ambiente appenninico”, ritenendo tale iniziativa “un corso che, dietro la parvenza dello studio delle due specie, contiene materie di insegnamento che non lasciano alcun dubbio sulle sue finalità reali”: ovvero, diciamo noi, predisporre dei cacciatori all’ipotesi di farli intervenire nei Parchi per ridurre le popolazioni di erbivori in soprannumero. Al contrario, l’Associazione Italiana per la Wilderness ha espresso il suo […]
19 agosto 2010

SUL SURRISCALDAMENTO PLANETARIO: Discutibili prove, ma politicamente corrette!

Che il pianeta Terra stia attraversando una fase di surriscaldamento è difficile se non impossibile da negare (gli unici dubbi sono, caso mai, se si tratti di responsabilità antropica o semplicemente di fenomeno assolutamente naturale nel senso di universale). Che alcuni fenomeni siano ascrivibili a questo, il surriscaldamento, è un’altra cosa indiscutibile. Ma che tutto ciò che di strano accade nel pianeta e soprattutto nel mondo naturale lo si debba far risalire a questo fenomeno, beh, allora da discutere ce ne sarebbe molto! Prendiamo due delle notizie apparse sulla stampa la scorsa primavera nel volgere di pochi giorni, entrambe date […]
19 agosto 2010

QUANDO LA MONTAGNA È DEMONIZZATA

Si può morire ovunque, ma la morte diventa notizia giornalistica soprattutto se si muore in montagna. Le ragioni di ciò non sono chiare, se non nel fatto che ogni morte al fuori della normalità (malattia, incidenti stradali, guerre) diventa una notizia. Nulla di strano; i giornalisti fanno il loro mestiere e devono vendere il prodotto dando al cliente quello che il cliente richiede, e più le notizie sono strane od insolite più si “vendono”. Ecco la ragione per cui se uno muore in montagne si merita la prima pagina, mentre se dieci muoiono in autostrada, questi morti non meritano neppure […]