E’ ormai noto ai nostri lettori come l’Adirondack Forest Preserve (oggi nell’ambito dell’Adirondack State Park) sia stata la prima area americana dove è stato applicato il concetto di Wilderness – per interessamento anche del padre di uno dei leader storici di quest’Idea (Robert “Bob” Marshall) -; anzi, dove questo Concetto è “nato”. In poche parole, le aree montuose, paludose, lacustri e forestali che nel nord dello Stato di New York rappresentano oggi una delle regioni più selvagge rimaste nell’Est degli Stati Uniti d’America, acquistate sul finire del XIX secolo dal governo statale allo scopo di preservarle, furono vincolate per legge con quel principio unico al mondo che è alla base del Concetto di Wilderness, ovverosia l’impegno del potere politico a preservarle “per sempre” per il loro valore di per sé. Pur trattandosi di ampi territori (il Parco è vasto 2.399.000 ettari, e la Forest Preserve ne occupa il 45,6%), essi non sono unitari, ed anzi sono suddivisi in numerose di porzioni più o meno estese (le maggiori designate ufficialmente in 15 Aree Wilderness); porzioni che col tempo sono state ampliate con sempre nuove acquisizioni. Lo scorso anno il governo dello Stato di New York, aiutato da una Fondazione privata, ha stipulato un accordo di salvaguardia per altri 16.800 ettari con una compagnia per lo sfruttamento forestale: si tratta della prima tranche di un progetto in tre fasi che finirà con l’accaparramento di un totale di 104.000 ettari da sottoporsi ad un vincolo assoluto per quanto riguarda la costruzione di strade, case, alberghi, campeggi ed ogni altra iniziativa commerciale, ma consentirà un uso razionale delle risorse naturali rinnovabili.

1 gennaio 2007

ADIRONDACK: SEMPRE PIU’ “FOREVER WILD”

E’ ormai noto ai nostri lettori come l’Adirondack Forest Preserve (oggi nell’ambito dell’Adirondack State Park) sia stata la prima area americana dove è stato applicato il concetto di Wilderness – per interessamento anche del padre di uno dei leader storici di quest’Idea (Robert “Bob” Marshall) -; anzi, dove questo Concetto è “nato”. In poche parole, le aree montuose, paludose, lacustri e forestali che nel nord dello Stato di New York rappresentano oggi una delle regioni più selvagge rimaste nell’Est degli Stati Uniti d’America, acquistate sul finire del XIX secolo dal governo statale allo scopo di preservarle, furono vincolate per legge […]
1 gennaio 2007

AFRICA INESPLORATA

La Niassa Reserve, nel nord del Mozambico, può considerassi non solo una delle più vaste aree protette africane, ma anche una delle aree più selvagge rimaste a sud del Sahara, tanto che alcune sue parti possono ritenersi ancora inesplorate. Difatti, solo di recente alcuni ricercatori dell’associazione Fauna & Flora International che stanno studiando i leoni in quella zona vi hanno scoperto una serie di incisioni rupestri assolutamente sconosciute prima d’ora. La Riserva dello Niassa si estende per 42.000 chilometri quadrati (due volte il già enorme sudafricano Parco Kruger, per intenderci!). Il suo ambiente può ritenersi ancora originario e relativamente una […]
1 gennaio 2007

IL GRAND CANYON, LE ALLUVIONI E I PELLEROSSA

UNA STORIA EMBLEMATICA IN BIANCO E NERO Quest’anno anche alcune notizie di stampa italiana hanno riguardato il Gran Canyon del Colorado. Una ci parlava di una inondazione artificiale alla quale da qualche tempo viene assoggettato il fiume Colorado a valle della grande diga del Glen Canyon, nel tratto in cui scorre nel famoso Parco Nazionale. La prima volta ciò avvenne nel 1996, ma i risultati non furono sufficienti, quindi si riprovò nel 2004 e poi ancora nel 2005, quando per 90 ore la diga è stata aperta lasciando defluire a valle 1200 metri cubi d’acqua al secondo e centinaia di […]
1 gennaio 2007

… E NEL KENYA

Grazie allo stesso Fondo creato dalla Fauna & Flora International, anche nel Kenya l’acquisto di un ranch ha permesso la salvaguardia di una vasta distesa di savana minacciata di essere smembrata tra vari ranch. Oggi la Ol Pejeta Conservancy tutela 90.000 ettari di savana poco lontano dal Monte Kenya. Anche in questo caso i terreni saranno presto trasferiti ad un organismo che li gestirà per finalità di conservazione. Il curioso di questa proprietà è che essa è situata nella stessa zona resa famosa dal libro autobiografico “Sognavo l’Africa” scritto dall’italiana Kuki Galman, parte dell’ecosistema noto come Laikipia region. Il territorio […]